lunedì 16 febbraio 2015

L'ernia iatale

Per ernia iatale si intende uno spostamento dello stomaco dalla sua posizione originaria che avviene attraverso lo iato. Lo iato è direttamente coinvolto nel passaggio di alimenti e liquidi fino allo stomaco, perché è una piccola apertura che si trova nel diaframma e ospita l’esofago, attraverso il quale transita il cibo.

In condizioni normali lo stomaco si trova al di sotto del diaframma, ma se lo iato si allarga e si forma un’ernia la diretta conseguenza è che lo stomaco cambia posto e sconfina nel torace, con vari gradi di complessità.

Le ernie iatali non sono infatti tutte uguali e in base alle dimensioni e alla gravità dei sintomi si dividono in tre tipi: ernia da scivolamento, ernia fissa ed ernia mista.




Nel primo caso, la spiegazione è nel nome stesso: l’ernia scivola infatti verso l’alto e verso il basso, sconfinando nel torace per poi riscendere. Si tratta del tipo più innocuo, perché l’ernia è generalmente piccola e di non facile individuazione per via dei sintomi ridotti o inesistenti.

L’ernia fissa è caratterizzata invece dal fatto che è la parte alta dello stomaco a ‘staccarsi’ e a entrare nella cassa toracica, senza però poterne uscire. In questo caso, rispetto al precedente, è molto probabile che si presentino dei fastidi a carico dell’esofago, il che è facilmente comprensibile dato che una porzione di stomaco cambia sede.

Il terzo tipo di ernia, la mista, non ha una definizione univoca, nel senso che si manifesta di volta in volta in forma differente, spostandosi in diversi modi nel torace. Fra le tre, l’ernia mista è l’unica a richiedere l’ausilio della chirurgia, soprattutto nel caso, per fortuna raro, in cui è l’intero stomaco a trasformarsi in ernia e a collocarsi nella cassa toracica.


I sintomi

All’ernia iatale non è associata una sintomatologia specifica, nella maggior parte dei casi è una presenza silenziosa che si manifesta con disturbi non necessariamente riconducibili a tale patologia. Il reflusso gastroesofageo, il bruciore di stomaco, la tendenza ad eruttare sono alcuni dei sintomi che possono presentarsi, ma si tratta di problemi con cui si può coesistere (sempre in forma leggera) e proprio per questo vengono spesso sottovalutati.

Il reflusso è il più serio fra i tre e si combatte soprattutto con l’alimentazione, evitando determinati cibi e mangiando lontano dai pasti.

Tali indicazioni sono valide in caso di reflusso ‘moderato’ e occasionale, mentre nel caso di reflusso costante e di infiammazione del tratto esofageo, è indispensabile ricorrere allo specialista.

Per quanto riguarda l’eruttazione, invece, dipende dal fatto che lo stomaco si sposta nella cavità toracica e, soprattutto nel muoversi verso l’alto, fa un pieno d’aria che poi sfocia all’esterno.
Contro questo problema non c’è molto da fare, ma fortunatamente compare solo quando l’ernia iatale è seria e provoca anche altri disturbi come la sensazione continua di gonfiore e pesantezza, e le difficoltà digestive.


I rimedi

Il rimedio più efficace contro l’ernia iatale é legato essenzialmente all’alimentazione. Esistono fortunatamente delle piante e degli oli essenziali che aiutano a stemperare il bruciore addominale, il meteorismo e le difficoltà digestive, ma più di ogni altra cose conta quel che si mangia. E soprattutto quello che non si mangia.
L’ernia iatale è infatti una di quelle patologie in cui, per quanti rimedi naturali si utilizzino, il fattore decisivo risulta soprattutto il controllo alimentare, il che è del tutto comprensibile se si considera che il sintomo principale è il reflusso gastroesofageo.

L’alimentazione  

Il controllo dell’alimentazione è fondamentale per chi soffre di ernia iatale, e non solo in termini di cibi consigliati e sconsigliati, ma anche e soprattutto dell’adozione di abitudini alimentari mirate sul problema.

Per prima cosa, mangiare a piccole dosi più volte al giorno: le grandi abbuffate sono pericolose alleate del bruciore di stomaco e del reflusso, per cui è meglio evitarle.

Il riposino pomeridiano è altresì sconsigliato, a meno che non siano trascorse almeno un paio d’ore dal consumo del pasto, sempre per non agevolare la risalita del cibo.

Anche per quanto riguarda il riposo notturno, è fondamentale organizzarsi in modo da consumare la sera pasti leggeri e facilmente digeribili, e da avere la possibilità di non andare a letto subito dopo mangiato.

Si tratta di quelle che in generale sono delle buone abitudini, ma per chi soffre di ernia iatale diventano centrali per vivere meglio.

Altra abitudine importante è quella di mangiare con tranquillità, se non proprio lentamente.

Mangiare velocemente non aiuta infatti la digestione, anzi aumenta il rischio di rigurgito nei soggetti predisposti, per cui è il caso di farci attenzione.

Per quanto riguarda la scelta degli alimenti, è bene tenere a mente che le insalate e i cibi crudi sono più difficili da digerire e possono indurre gonfiore, mentre i cibi cotti vengono assorbiti meglio e, se sono caldi, favoriscono i processi digestivi; per questo motivo la sera è particolarmente appropriato sorbire una minestra o una zuppa.







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