Esistono 3 tipi di lieviti in commercio:
1) Lievito di birra (saccharomices
cervisiae)
Lievito di birra fresco: è un lievito che si deteriora con grande facilità e
che va quindi conservato in frigorifero. Si presenta come un panetto di colore
grigio-giallastro e di consistenza morbida.
Lievito di birra liofilizzato: si tratta di normale lievito di birra, sottoposto a
processo di liofilizzazione.
Il
lievito, fresco o liofilizzato, in realtà è
un fungo.
2) Lievito chimico
Il
lievito chimico è composto da bicarbonato
di sodio con l’aggiunta di fosfati
acidi, di amido
di mais e di acido
citrico. Si presenta sotto forma di polvere.
Si
utilizza il lievito chimico nella preparazione di tutti quei dolci in cui non
sia previsto l’impiego di albumi montati a neve, per esempio biscotti, panini dolci, alcuni savarin e
molti tipi di piccola pasticceria.
3) Il bicarbonato
Questo
tipo di lievito, composto esclusivamente
da bicarbonato di sodio, è poco utilizzato; il suo potere lievitante è
maggiore rispetto a quello del lievito chimico, la cui composizione, come
abbiamo visto, è più complessa.
II
bicarbonato conferisce all’impasto un leggero gusto, particolare e non
gradevole, caratteristica che si elimina quando si abbina un ingrediente acido
a questo tipo di lievito.
In alcuni biscotti e frollini, per esempio, l’aggiunta di un po’ di lievito chimico conferisce loro maggior leggerezza e friabilità.
In alcuni biscotti e frollini, per esempio, l’aggiunta di un po’ di lievito chimico conferisce loro maggior leggerezza e friabilità.
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