giovedì 8 gennaio 2015

Gli effetti della meditazione sulla salute

(tratto da psiconeuroendocrinoimmunologia)

Un gruppo di neurobiologi danesi ha pubblicato su "Cognitive Brain Research" uno studio realizzato su otto maestro di meditazione, indagati durante l'esecuzione di esercizi della scuola Yoga Nidra tramite la PET. Visualizzando l'attività del cervello dei meditanti, con un tracciante contenente un competitore per il neurotrasmettitori dopamina, i ricercatori hanno potuto vedere un notevole aumento del neurotrasmettitore nello striato ventrale, un'area del cervello che fa parte dei circuiti del premio, della gioia per una ricompensa. 

In base a questo ed altri studi fatti sulla meditazione e il suo influsso sul cervello, si deduce che l'uso regolare delle tecniche meditative determina quanto segue.

  • La regolazione della produzione di cortisolo, fondamentale ormone dello stress.
  • L'aumento notturno della melatonina, fondamentale ormone del sonno, con funzioni chiave nella sincronizzazione dei ritmi biologici dell'organismo.
  • La riduzione della noradrenalina, neurotrasmettitore prodotto sia dalle surrenali sia dal cervello sotto stress.
  • L'aumento della serotonina, neurotrasmettitore di grande rilievo per l'umore (antidepressivo), ma anche per la regolazione della fame e della sazietà, e non solo.
  • L'aumento del DHEA (deidroepiandrosterone), ormone prodotto sia dalle surrenali sia dal cervello, con ruoli molteplici sia sull'umore sia sul sistema immunitario. 
  • L'aumento del testosterone, ormone maschile per eccellenza, ma che può svolgere un ruolo importante anche nelle donne perché, soprattutto in menopausa, costituisce una riserva per la produzione di ormoni femminili (estrogeni), tramite un meccanismo di conversione enzimatica dall'ormone maschile a quello femminile che si chiama 'aromatizzazione'.
  • Inoltre, il cervello appare dotato di maggiori livelli di coerenza, anche interemisferica, segnalati dalla comparsa di ritmi armonici particolarmente robusti. 
  • Infine, il cervello dei meditanti esperti appare in grado di ridurre il sovraccarico di input, semplificando la complessità.


In sintesi, gli effetti fisiologici della meditazione sul cervello possono essere così riassunti:

1) Un rilassamento profondo che non ottunde l'attenzione, anzi la potenzia.

2) Un maggior controllo dei circuiti neuroendocrini e segnatamente di quello dello stress. 

3) Una maggior coerenza cerebrale, una migliore comunicazione tra gli emisferi, una maggiore capacità di adattamento.




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