Spesso mangiare diventa un disagio perché rende più acuti i sintomi, ma non tutti i cibi hanno gli stessi effetti e correggere la dieta con dei facili accorgimenti può dare un forte beneficio:
- Per ridurre la stipsi, introdurre molte fibre, bere molta acqua e svolgere un quotidiano esercizio fisico.
- Limitare gli alimenti che possono far peggiorare la diarrea, come la caffeina, gli alcolici, i latticini, gli alimenti ricchi di zuccheri o grassi, cibi che fanno produrre gas come legumi, cavoli e broccoli, e i dolcificanti artificiali (principalmente sorbitolo e xilitolo).
- Mangiare lentamente e consumare i pasti in un ambiente rilassante.
- Tenere un diario di ciò che si mangia, per verificare i sintomi dopo ogni pasto e capire esattamente quale alimento provoca irritazione.
A cosa serve una corretta alimentazione in caso di colon irritabile?
Una corretta alimentazione punta ad evitare gli
alimenti che innescano i sintomi e ad inserire quelli che aiutano a
correggerli, diminuire cioè la diarrea, la costipazione e la produzione di gas,
in modo da dare un maggior controllo di se stessi e migliorare la qualità della
vita.
La stitichezza si verifica quando il cibo rimane
nell’intestino troppo a lungo, l’acqua viene riassorbita quasi tutta e le feci
diventano dure e secche, quindi difficili da eliminare; al contrario, la
diarrea si verifica quando il cibo passa nell’intestino troppo velocemente
tanto che l’acqua non viene riassorbita lasciando le feci liquide e
difficilmente gestibili.
Una corretta alimentazione non è basata su una serie
di alimenti da aggiungere o eliminare dalla dieta, ma su gruppi di alimenti suggeriti
in cui ogni persona deve scegliere i cibi più adatti a lui, e l’unica strada
percorribile è andare per tentativi. Tenere un diario serve anche per
memorizzare i tentativi falliti e non ripetere gli errori.
Per quanto soggettiva, un’indicazione comune per chi soffre di colon irritabile è avere una dieta ricca di fibre: questi nutrienti sono dei tipi di carboidrati vegetali che per noi non sono digeribili ma hanno il ruolo fondamentale di regolare la qualità delle feci nel colon.
Per quanto soggettiva, un’indicazione comune per chi soffre di colon irritabile è avere una dieta ricca di fibre: questi nutrienti sono dei tipi di carboidrati vegetali che per noi non sono digeribili ma hanno il ruolo fondamentale di regolare la qualità delle feci nel colon.
Esistono due tipi di fibre, insolubili, che si
muovono sostanzialmente invariate nell’intestino, e solubili, che formano un
gel intrappolando acqua e rendendo per questo le feci più morbide e facili da
eliminare. Nelle persone che soffrono di diarrea sono utili per intrappolare
l’acqua in eccesso.
10 consigli
utili per chi soffre di colon irritabile
- Mangiare piccole porzioni ma frequenti, in modo da non sovraccaricare l’intestino
- Mangiare fibre solubili ad ogni pasto o spuntino
- Mangiare deve essere un piacere, quindi prendetevi il tempo per capire cosa vi fa male ed eliminatelo, cos’ potrete mangiare in modo più sicuro
- Avere il controllo totale su ciò che si mangia
- ridurre al minimo l'assunzione di grassi
- Se vi capita di mangiarne anche piccole porzioni, assicuratevi che siano accompagnati da cibi ricchi di fibra solubile
- Eliminare tutte le carni rosse, latticini, cibi fritti, tuorli d’uovo, caffè, bevande gassate e l'alcool dalla vostra dieta
- Mai mangiare fibre insolubili a stomaco vuoto o in grandi quantità in un solo pasto; inoltre, come per i cibi grassi, devono sempre essere accompagnate da fibre solubili
- Se non siete sicuri di qualcosa, non rischiate mangiandola
- Mettere in pratica una dieta con tante privazioni può essere molto difficile quindi bisogna inventarsi nuove sostituzioni, come ad esempio prodotti di soia o di riso per i latticini, due albumi per sostituire un uovo intero, provare le versioni vegetariane a basso contenuto di grassi dei prodotti di carne, sostituire l'olio con puree di frutta o brodi vegetali e utilizzare erbe e spezie per aumentare sapori
Considerazioni finali sulla corretta alimentazione
Tutti possono approcciarsi ad una dieta di questo
tipo in modo sicuro, anche se non potrà trattare i sintomi di tutti noi;
inoltre dobbiamo aver chiaro fin dall’inizio che i sintomi potrebbero anche
peggiorare durante la messa a punto del piano alimentare a causa
dell’assunzione degli alimenti che ci fanno stare male, ma una volta trovati
questi alimenti possiamo finalmente escluderli dalla nostra dieta avendone così
un grande beneficio.
ALIMENTI CONSENTITI
Pane
pasta riso cereali e derivati
Pane
raffinato
Cracker
e grissini
Pasta
raffinata
Riso
cotto
Semolino
Fiocchi
di mais
Patate
cotte forno o vapore
Tapioca
Fette
biscottate e pane biscottato
Farina
d’avena
Orzo
Farina
di mais (polenta)
Soia
Carni
e Pesce
Pollo
Tacchino
Coniglio
Agnello
Suino
(sempre ben sgrassati e/o privati della pelle)
Sogliola
Orata
Branzino
Platessa
Nasello
(meglio lessati o cotti alla griglia)
Latte
e prodotti derivati (testate prima se
non siete intolleranti a latte e/o lattosio!)
Yogurt
magro (contenente byfidum)
ricotta
fresca
tomino
fresco
crescenza
parmigiano
latte
scremato (sempre in quantità moderate)
Ortaggi
e frutta
Tutti
gli ortaggi meglio se consumati cotti o anche finemente tritati o anche
passati
Patate
Carote
Rape
Zucchine
Pomodori
maturi e sbucciati
Barbabietole
Fagiolini
cotti e decorticati
Mele
Pere
Pesche
(ben mature e sbucciate)
Mango
Papaia
Ananas
Condimenti,
aromi e spezie
Olio
extravergine d’oliva.
Miele
e dolciumi
Biscotti
leggeri
Tortine
con marmellata
Bevande
Acqua
naturale o oligominerale (da bere a temperatura ambiente) non gasata o ad
effervescenza naturale.
ALIMENTI SCONSIGLIATI
Pane
pasta riso cereali e derivati
Pane
bianco molto lievitato
Pane
integrale e alla segale
Pane
alla crusca
Mollica
di pane fresco
Pane
ai cereali
Riso
e pasta integrale
Brioche
e prodotti industriali da forno
Merendine
confezionate
Biscotti
di produzione industriale
Patate
fritte
Carni
e Pesce
Carne
rossa
Carni
con molto sugo come brasati
Carni
salate molto grasse e affumicate (salmone, aringhe, acciughe, sardine)
Salumi
grassi crudi e cotti
Insaccati
Cacciagione
e selvaggina
Pesce
fritto
Crostacei
e molluschi o i frutti di mare
Latte
e prodotti derivati
Formaggi
stagionati, grassi e/o fermentati (gorgonzola, mascarpone, pecorino, taleggio,
toma, robiola, emmenthal, fontina stagionata)
Latte
intero e derivati
Ortaggi
e frutta
Minestrone
Legumi
Insalata
Sedano
Funghi
Peperoni
Fave
Melanzane
Prezzemolo
Porri
Aglio
Sottaceti
Carciofi
Asparagi
Zucca
Cipolla
(solo in moderate quantità e ben cotta)
Carciofi
Cavoli
Cetrioli
Tutta
la frutta secca e oleosa
Kiwi
Melone
Ciliegie
Ribes
Frutti
di bosco
Fichi
Uva
Prugne
fresche e secche
Banane
Albicocche
Uva
Agrumi
Pere
Condimenti,
aromi e spezie
Aceto
Pepe
Peperoncino
Senape
spezie
e aromi piccanti (salse, curry, ketchup, paprika)
maionese
Dadi
da brodo
Miele
e dolciumi
Frittelle
Pasta
sfoglia e dolciumi da forno o preparati con creme a base di uova e di
cioccolato Panna montata
Gelati
Cacao
Bevande
The
nero
Caffè
Bevande
a base di cola
Cioccolata
in tazza
Vini
e superalcolici
Acqua
e bevande dolcificate o colorate (quando bevute troppo fredde) e bevande troppo
gasate
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