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martedì 12 febbraio 2013

Supplementi alimentari: gli enzimi digestivi


Gli enzimi sono sostanze di natura proteica che ogni organismo vivente, vegetale o animale, possiede.

Nel corpo umano, in parte sono sintetizzati dall’organismo, in parte sono introdotti attraverso il cibo ed hanno lo scopo di favorire le reazioni chimiche, necessarie per mantenere in efficienza il nostro corpo.

Sono di due tipi:

  1. Enzimi digestivi che permettono l’assimilazione del cibo (si distinguono in amilasi, proteasi e lipasi, a seconda che demoliscano amidi, proteine o lipidi)
  2. Enzimi metabolici che lavorano a livello cellulare.

Per attivare gli enzimi digestivi servono tanti tipi di enzimi. Perciò, occorre creare un buon equilibrio tra quelli prodotti in modo spontaneo dal pancreas e quelli assunti attraverso il cibo.

La quantità e la qualità degli enzimi presenti nell’organismo non è costante. Condizioni climatiche sfavorevoli, inquinamento, stress, sforzi fisici, assunzione di farmaci, cotture prolungate dei cibi a temperature troppo elevate, eccessiva acidità nel sistema gastrointestinale, caffé, alcol e fumo sono tutti fattori che comportano un consumo troppo rapido di enzimi.

La digestione sarà molto più difficoltosa se avviene in carenza di enzimi perché costringe ad un superlavoro il pancreas in quanto deve produrre da solo tutti gli enzimi necessari.

Sintomi di questo superlavoro pancreatico sono:
  • pancia gonfia
  • colite
  • stipsi
  • fame continua
  • digestione lenta
  • frequenti candidosi
  • allergie e intolleranze alimentari
  • aumento di peso
  • crampi notturni
  • ansia
  • irritabilità


Perché prendere supplementi di enzimi digestivi ?

Generalmente i giovani non ne hanno particolare bisogno, ma spesso, invecchiando, questi enzimi diventano sempre più necessari. Inoltre, sono utili per gli atleti che mangiano più (generalmente proteine) delle persone normali.

Gli enzimi digestivi sono importantissimi per la salute a vari livelli: 

1. come antiossidanti: La ricerca mostra che oltre a smaltire il cibo, gli enzimi digestivi penetrano nel sangue e distruggono i radicali liberi, generando quindi un effetto antiossidante.

2. come antinfiammatori: La proteasi (un enzima in grado di smaltire le proteine) ha proprietà anti infiammatorie, quindi le persone che soffrono di artrite ne possono trarre beneficio, come anche quelli che riportano un’infiammazione a livello del tessuto muscolare dopo un allenamento od a causa di un infortunio. Gli enzimi, come la bromelina, possono prevenire le infiammazioni e gli infortuni e ridurre la ritenzione idrica.

3. come antiallergenici: Molte persone soffrono di allergie alimentari e di reazioni allergiche dovute a cibo non perfettamente assimilato nel colon e nel sangue. Il cibo non digerito genera la formazione di tossine, infiammazione, ritenzione idrica e rallenta tutto il metabolismo. L’organismo lo riconosce come elemento estraneo e scatena quindi una reazione allergica. Gli enzimi digestivi possono aiutare a combattere questo problema.

4. come antitumorali: Si pensa che inondare l’organismo con enzimi digestivi, soprattutto se presi a stomaco vuoto, può aiutare a distruggere i tumori ed a prevenire il cancro. La proteasi, per esempio, ha delle proprietà uniche, che vanno ben oltre le sue funzioni digestive.

5. come brucia grassi: Rifornire l’organismo di lipasi può aiutare ad accelerare il metabolismo dei grassi ed a mantenerti magro.



lunedì 11 febbraio 2013

I probiotici



I probiotici sono prodotti salutistici, classificati tra gli integratori alimentari, a base di microrganismi vivi: nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di batteri, ma in alcuni casi si utilizzano anche lieviti (miceti).
Questi microrganismi hanno la proprietà di influenzare positivamente l’ambiente intestinale e, di conseguenza, la salute, preservando o ricostruendo la cosiddetta “flora batterica”; quest’ultima è costituita da una notevole ed eterogenea popolazione di batteri che abita stabilmente nel nostro apparato digerente, ed in particolare nell’intestino.

La composizione della flora batterica può essere relativamente diversa da individuo ad individuo secondo variabili quali la costituzione del soggetto, la sua alimentazione e l’uso di farmaci, ma è caratteristica comune a tutti che la buona salute dell’intestino (e, di conseguenza, di tutto l’organismo) sia indissolubilmente legata alla presenza, nell’ambito della flora stessa, di una quota fissa di batteri “buoni”, che chiameremo simbiotici.

I batteri simbiotici rappresentano circa il 15-20% della flora batterica totale, e svolgono un gran numero di azioni benefiche per l’organismo: ad esempio nella digestione di alcuni alimenti (lattosio), o nella neutralizzazione di sostanze tossiche o cancerogene (nitriti e nitrati alimentari), o ancora nella produzione di importanti fattori vitaminici (vitamina K e vitamine del gruppo B) e nel contrasto allo sviluppo di batteri, funghi o virus potenzialmente patogeni.
La presenza costante di batteri simbiotici è un requisito fondamentale per la salute fisica; purtroppo accade spesso che per varie cause, in genere derivanti dall’igiene di vita, la flora simbiotica “perda forza” in quantità e qualità: si viene così a realizzare una condizione anomala detta disbiosi intestinale, che può essere causa diretta o indiretta di numerosi disturbi, o di vere e proprie malattie.

Di seguito alcune delle numerose problematiche che possono derivare da uno stato di disbiosi intestinale:

- cattiva digestione
- gonfiore ed aria addominale
- infiammazioni dell’apparato digerente
- intolleranze alimentari
- sviluppo di candida ed altri funghi a livello della cute e delle mucose
- cistiti ricorrenti
- disturbi dell’attenzione e del tono dell’umore
- sensazione costante e fastidiosa di malessere

I probiotici sono integratori costituiti proprio da quei batteri simbiotici indispensabili per il buon equilibrio dell’ambiente intestinale, e possono essere utilizzati sia a scopo preventivo (per mantenere una flora simbiotica ottimale e prevenire la disbiosi) che terapeutico (per riequilibrare la disbiosi e risolvere i problemi che ne possono derivare).

I probiotici migliori

I probiotici NON sono assolutamente tutti uguali, e uno non vale l’altro!
Anzi, ce ne sono di tanti e diversissimi tipi: alcuni “migliori” di altri, e nell’ambito dei migliori possiamo trovare probiotici che trovano indicazioni differenti a secondo del soggetto o della sua situazione del momento.

I probiotici migliori sono sicuramente i simbiotici, e cioè quella componente di batteri che normalmente abitano il nostro apparato digerente (per una percentuale di circa il 15% sulla flora batterica totale) con numerosissime azioni utili al mantenimento dello stato di salute.


LATTOBACILLI

Lactobacillus Acidophilus: è un potente inibitore dei batteri patogeni poiché abbassando il ph rende impossibile la proliferazione batterica anomala.
Esso è il più importante batterio "amico" dell'intestino tenue e svolge importanti azioni nutrizionali, preventive e antibiotiche utili non solo all'intestino, ma a tutto l'organismo.
Alcuni studi parlano di effetti collaterali derivanti dal L. acidophilus, anche quando utilizzato alle dosi raccomandate. La lamentela più comune è il fastidio addominale o flatulenza; questo di solito si risolve con l'uso continuato. Alcuni esperti consigliano comunque di limitare la dose giornaliera di organismi viventi L. acidophilus per ridurre il rischio di disturbi addominali.

Lactobacillus Rhamnosus: grande simbiotico del colon; se presente in quantità sufficiente, inibisce la maggior parte dei patogeni, ed è fantastico come antidiarroico. E’ in grado di acidificare l’intestino tenue rendendolo adatto per i lattobacilli ma inospitale per i batteri patogeni. La sua assunzione è consigliata ogni qualvolta ci sia necessità di ripristinare la flora batterica intestinale.

Lactobacillus Casei: vale quanto detto per il precedente, ed in più ha una funzione immunostimolante.

Lactobacillus Paracasei: il più accreditato come “immunostimolante; esso transita attraverso l'organismo e previene i disturbi intestinali.

Lactobacillus Reuteri: importante probiotico per i bambini, soprattutto in caso di enterocoliti; inoltre ha una dimostrata azione di contrasto nei confronti dei batteri della placca della bocca che provocano la carie.

Lactobacillus Plantarum: altro stimolante immunitario; è inoltre, assieme al rhamnosus, un elemento fondamentale della flora batterica vaginale. La moderna ricerca nel settore dei probiotici ha dimostrato clinicamente che alcuni ceppi “high performance” di L. Plantarum a dosaggi sostenuti hanno la capacità di contrastare efficacemente i batteri gasogeni (clostridi e altri metanogeni)  ristabilendo rapidamente l’eubiosi intestinale con remissione della sintomatologia .

Lactobacillus Salivarius: è un eccellente modulatore dell’infiammazione intestinale, molto utile come probiotico in tutte le malattie gastro-enteriche caratterizzate da una notevole componente infiammatoria.


BIFIDOBATTERI

Sono i simbiotici più numerosi nell’intestino umano (circa l’8-10% della flora totale) e sono una fonte inesauribile di sostanze che producono direttamente (vitamine, enzimi, ecc.) e che noi non riusciremmo a produrre senza di loro: queste sostanze sono responsabili di una serie di azioni positive sulla salute.

I migliori bifidobatteri reperibili nei probiotici sono:

Bifidus Infantis: elemento caratteristico del lattante; tende ad essere carente nell’intestino dei lattanti allattati artificialmente.

Bifidus Adolescentis: caratteristico dell’età evolutiva.

Bifidus Brevis, Bifidus Longum, Bifidus Bifidum: caratteristici dell’età adulta, tendono a diminuire nella vecchiaia.

Gli studi scientifici hanno mostrato che il Bifidobacterium Bifidum contrasta la diarrea di natura virale, in particolare quella da rotavirus; aiuta a riequilibrare la microflora intestinale; inibisce la crescita di batteri patogeni come candida ed escherichia coli quest'ultima responsabile della diarrea del viaggiatore; regola la risposta immunitaria.

Gli studi scientifici hanno mostrato che il Bifidobacterium longum migliora la microflora intestinale che, a sua volta, migliora l'ambiente intestinale e contribuisce alla buona salute del sistema gastrointestinale e, soprattutto, la resistenza alle infezioni.


ENTEROCOCCHI

Sono un po’ meno importanti, sia come numero che come funzioni, rispetto ai precedenti, ma in qualche caso si possono rivelare estremamente utili.
I migliori sono i seguenti:

Lactococcus Lactis: ottima azione probiotica soprattutto in caso di stitichezza.

Enterococcus Faecium: interessante il suo utilizzo in corso di terapie antibiotiche, soprattutto in associazione al saccaromyces boulardi.


LIEVITI

L’unico lievito che risulta molto importante come probiotico è il Saccaromyces Boulardi che in assoluto risulta essere il miglior probiotico da utilizzare contemporaneamente agli antibiotici.




martedì 5 febbraio 2013

Alimenti consigliati contro il colon irritabile



Spesso mangiare diventa un disagio perché rende più acuti i sintomi, ma non tutti i cibi hanno gli stessi effetti e correggere la dieta con dei facili accorgimenti può dare un forte beneficio:

  • Per ridurre la stipsi, introdurre molte fibre, bere molta acqua e svolgere un quotidiano esercizio fisico.
  • Limitare gli alimenti che possono far peggiorare la diarrea, come la caffeina, gli alcolici, i latticini, gli alimenti ricchi di zuccheri o grassi, cibi che fanno produrre gas come legumi, cavoli e broccoli, e i dolcificanti artificiali (principalmente sorbitolo e xilitolo).
  • Mangiare lentamente e consumare i pasti in un ambiente rilassante.
  • Tenere un diario di ciò che si mangia, per verificare i sintomi dopo ogni pasto e capire esattamente quale alimento provoca irritazione.

A cosa serve una corretta alimentazione in caso di colon irritabile?

 

Una corretta alimentazione punta ad evitare gli alimenti che innescano i sintomi e ad inserire quelli che aiutano a correggerli, diminuire cioè la diarrea, la costipazione e la produzione di gas, in modo da dare un maggior controllo di se stessi e migliorare la qualità della vita.
La stitichezza si verifica quando il cibo rimane nell’intestino troppo a lungo, l’acqua viene riassorbita quasi tutta e le feci diventano dure e secche, quindi difficili da eliminare; al contrario, la diarrea si verifica quando il cibo passa nell’intestino troppo velocemente tanto che l’acqua non viene riassorbita lasciando le feci liquide e difficilmente gestibili.
Una corretta alimentazione non è basata su una serie di alimenti da aggiungere o eliminare dalla dieta, ma su gruppi di alimenti suggeriti in cui ogni persona deve scegliere i cibi più adatti a lui, e l’unica strada percorribile è andare per tentativi. Tenere un diario serve anche per memorizzare i tentativi falliti e non ripetere gli errori.
Per quanto soggettiva, un’indicazione comune per chi soffre di colon irritabile è avere una dieta ricca di fibre: questi nutrienti sono dei tipi di carboidrati vegetali che per noi non sono digeribili ma hanno il ruolo fondamentale di regolare la qualità delle feci nel colon.
Esistono due tipi di fibre, insolubili, che si muovono sostanzialmente invariate nell’intestino, e solubili, che formano un gel intrappolando acqua e rendendo per questo le feci più morbide e facili da eliminare. Nelle persone che soffrono di diarrea sono utili per intrappolare l’acqua in eccesso.

10 consigli utili per chi soffre di colon irritabile

  1. Mangiare piccole porzioni ma frequenti, in modo da non sovraccaricare l’intestino
  2. Mangiare fibre solubili ad ogni pasto o spuntino
  3. Mangiare deve essere un piacere, quindi prendetevi il tempo per capire cosa vi fa male ed eliminatelo, cos’ potrete mangiare in modo più sicuro
  4. Avere il controllo totale su ciò che si mangia
  5. ridurre al minimo l'assunzione di grassi
  6. Se vi capita di mangiarne anche piccole porzioni, assicuratevi che siano accompagnati da cibi ricchi di fibra solubile
  7. Eliminare tutte le carni rosse, latticini, cibi fritti, tuorli d’uovo, caffè, bevande gassate e l'alcool dalla vostra dieta
  8. Mai mangiare fibre insolubili a stomaco vuoto o in grandi quantità in un solo pasto; inoltre, come per i cibi grassi, devono sempre essere accompagnate da fibre solubili
  9. Se non siete sicuri di qualcosa, non rischiate mangiandola
  10. Mettere in pratica una dieta con tante privazioni può essere molto difficile quindi bisogna inventarsi nuove sostituzioni, come ad esempio prodotti di soia o di riso per i latticini, due albumi per sostituire un uovo intero, provare le versioni vegetariane a basso contenuto di grassi dei prodotti di carne, sostituire l'olio con puree di frutta o brodi vegetali e utilizzare erbe e spezie per aumentare sapori

Considerazioni finali sulla corretta alimentazione

 

Tutti possono approcciarsi ad una dieta di questo tipo in modo sicuro, anche se non potrà trattare i sintomi di tutti noi; inoltre dobbiamo aver chiaro fin dall’inizio che i sintomi potrebbero anche peggiorare durante la messa a punto del piano alimentare a causa dell’assunzione degli alimenti che ci fanno stare male, ma una volta trovati questi alimenti possiamo finalmente escluderli dalla nostra dieta avendone così un grande beneficio.


ALIMENTI CONSENTITI


Pane pasta riso cereali e derivati

Pane raffinato
Cracker e grissini
Pasta raffinata
Riso cotto
Semolino
Fiocchi di mais
Patate cotte forno o vapore
Tapioca
Fette biscottate e pane biscottato
Farina d’avena
Orzo
Farina di mais (polenta)
Soia


Carni e Pesce

Pollo
Tacchino
Coniglio
Agnello
Suino (sempre ben sgrassati e/o privati della pelle)
Sogliola
Orata
Branzino
Platessa
Nasello (meglio lessati o cotti alla griglia)


Latte e prodotti derivati (testate prima se non siete intolleranti a latte e/o lattosio!)

Yogurt magro (contenente byfidum)
ricotta fresca
tomino fresco
crescenza
parmigiano
latte scremato (sempre in quantità moderate)


Ortaggi e frutta

Tutti gli ortaggi meglio se consumati cotti o anche finemente tritati o anche passati
Patate
Carote
Rape
Zucchine
Pomodori maturi e sbucciati
Barbabietole
Fagiolini cotti e decorticati
Mele
Pere
Pesche (ben mature e sbucciate)
Mango
Papaia
Ananas


Condimenti, aromi e spezie

Olio extravergine d’oliva.


Miele e dolciumi

Biscotti leggeri
Tortine con marmellata


Bevande

Acqua naturale o oligominerale (da bere a temperatura ambiente) non gasata o ad effervescenza naturale.


ALIMENTI SCONSIGLIATI


Pane pasta riso cereali e derivati

Pane bianco molto lievitato
Pane integrale e alla segale
Pane alla crusca
Mollica di pane fresco
Pane ai cereali
Riso e pasta integrale
Brioche e prodotti industriali da forno
Merendine confezionate
Biscotti di produzione industriale
Patate fritte


Carni e Pesce

Carne rossa
Carni con molto sugo come brasati
Carni salate molto grasse e affumicate (salmone, aringhe, acciughe, sardine)
Salumi grassi crudi e cotti
Insaccati
Cacciagione e selvaggina
Pesce fritto
Crostacei e molluschi o i frutti di mare


Latte e prodotti derivati

Formaggi stagionati, grassi e/o fermentati (gorgonzola, mascarpone, pecorino, taleggio, toma, robiola, emmenthal, fontina stagionata)
Latte intero e derivati


Ortaggi e frutta

Minestrone
Legumi
Insalata
Sedano
Funghi
Peperoni
Fave
Melanzane
Prezzemolo
Porri
Aglio
Sottaceti
Carciofi
Asparagi
Zucca
Cipolla (solo in moderate quantità e ben cotta)
Carciofi
Cavoli
Cetrioli
Tutta la frutta secca e oleosa
Kiwi
Melone
Ciliegie
Ribes
Frutti di bosco
Fichi
Uva
Prugne fresche e secche
Banane
Albicocche
Uva
Agrumi
Pere


Condimenti, aromi e spezie

Aceto
Pepe
Peperoncino
Senape
spezie e aromi piccanti (salse, curry, ketchup, paprika)
maionese
Dadi da brodo


Miele e dolciumi

Frittelle
Pasta sfoglia e dolciumi da forno o preparati con creme a base di uova e di cioccolato Panna montata
Gelati
Cacao


Bevande

The nero
Caffè
Bevande a base di cola
Cioccolata in tazza
Vini e superalcolici
Acqua e bevande dolcificate o colorate (quando bevute troppo fredde) e bevande troppo gasate


lunedì 21 gennaio 2013

La fibra alimentare solubile ed insolubile negli alimenti



  Alcuni benefici delle fibre alimentari:
  • prevenzione di stitichezza, emorroidi e diverticolite;
  • miglior controllo del peso corporeo;
  • effetto protettivo su alcuni tipi di cancro, in particolare al colon ed alla mammella;
  • contribuiscono inoltre a diminuire il colesterolo LDL e totale, e a stabilizzare i livelli glicemici;
  • hanno quindi un effetto protettivo sullo sviluppo delle malattie cardiovascolari e del diabete.

Tuttavia, non sempre viene speso tempo sufficiente a spiegare che le fibre non sono tutte uguali. Sappiamo, ad esempio, che esistono due tipi di fibre: quelle solubili e quelle insolubili, ma quale dovrebbe essere la loro proporzione ottimale nella dieta?

Le fibre, indipendentemente dalla loro solubilità, non sono digeribili e come tali non vengono assorbite dall'intestino.
Di conseguenza, vengono eliminate dall'organismo espletando i loro effetti positivi soprattutto nell'ultimo tratto dell'intestino.

La fibra SOLUBILE, fermentabile, ha proprietà chelanti, ovvero tende a formare un composto gelatinoso all'interno del lume intestinale; questo gel che si viene a formare aumenta la viscosità del contenuto con conseguente rallentamento dello svuotamento intestinale. Tuttavia le sue proprietà chelanti fanno sì che essa interferisca con l'assorbimento di alcuni macronutrienti (glucidi e lipidi)  riducendo i livelli di colesterolo nel sangue e diminuendo il rischio di malattie cardiovascolari.

La fibra INSOLUBILE, non fermentabile, assorbe rilevanti quantità d’acqua aumentando il volume delle feci, che si fanno abbondanti, poltacee e più morbide. Questo permette di stimolare la velocità di transito nel lume intestinale, di conseguenza, diminuire l'assorbimento dei nutrienti. Questo spiega perché la fibra solubile abbia, al contrario di quella insolubile, più azione costipante che lassativa.

Correlazione con il colon irritabile

Chi soffre di colon irritabile dovrebbe mangiare più fibra solubile e pochissima fibra insolubile. La fibra insolubile passa invariata nell’intestino, causa un transito veloce e crea molti problemi a chi soffre di intestino irritabile (meteorismo, stitichezza, flatulenza) e malassorbimento di vitamine e sali minerali. L'eccesso di fibra alimentare, nel lungo termine, può causare malnutrizione o quantomeno alterazione dell'equilibrio dietetico complessivo.

ELENCO DI ALIMENTI E QUANTITA’ DI FIBRA

VERDURE contenenti poca fibra:

ALIMENTO
Quantità di fibra in 100 gr
Carote crude
2.7
Cavolo verza crudo
2.53
Cicoria di campo, cotta
2.43
Broccolo a testa, cotto
2.42
Radicchio rosso
2.37
Rape crude
2.32
Melanzane, cotte
2.31
Cavolo cappuccio verde crudo
2.26
Funghi coltivati prataioli crudi
2.14
Fagiolini surgelati, cotti
2.07
Barbabietole rosse, cotte
2.05
Topinambur
2.01
Porri, cotti
2
Cavolo cappuccio verde, cotto
2
Finocchi crudi
1.97
Cavolo verza, cotto
1.81
Cavolfiore, cotto
1.68
Pomodori maturi
1.67
Carote, cotte
1.64
Spinaci, cotti
1.64
Broccoletti di rapa, cotti
1.59
Asparagi di campo, cotti
1.57
Rape, cotte
1.5
Minestrone, cotto
1.5
Cipolline crude
1.48
Peperoni crudi
1.47
Sedano crudo
1.41
Indivia
1.4
Finocchi, cotti
1.38
Bieta, cotta
1.37
Lattuga
1.33
Cardi, cotti
1.25
Ravanelli
1.23
Uva, bianca
1.2
Cipolline, cotte
1.2
Lattuga a cappuccio
1.11
Patate novelle, cotte
1.05
Zucchine, cotte
0.98
Cicoria witloof o indivia belga
0.97
Peperoni, cotti
0.93
Cipolle crude
0.88
Patate, cotte
0.85
Pomodori da insalata
0.77
Cipolle, cotte
0.76
Melone d'estate
0.55
Cetrioli
0.54

FRUTTA contenenti poca fibra:

ALIMENTO
Quantità di fibra in 100 gr
Pere fresche, senza buccia
2.56
Melagrane
1.98
Mele fresche con buccia
1.84
Nespole
1.57
Mele fresche senza buccia
1.44
Kiwi
1.43
Uva, nera
1.33
Uva, bianca
1.2
Banane
1.19
Pesche con buccia
1.14
Fragole
1.13
Pompelmo
1.06
Mandarini
1.03
Arance
1
Prugne rosse
0.91
Ananas
0.83
Albicocche
0.83
Ciliege
0.8
Marmellata di mele cotogne
0.71
Pesche senza buccia
0.71
Pesche noci senza buccia
0.65

Altri ALIMENTI contenenti poca fibra:

ALIMENTO
Quantità di fibra in 100 gr
Farina di mais
2.76
Pasta di semola, integrale, cotta
2.58
Pasta di semola, integrale, cotta e condita al ragù
2.13
Pizza con pomodoro
1.93
Farina di frumento tipo 0
1.86
Crackers senza grassi
1.84
Riso integrale crudo
1.8
Pane di tipo 00
1.72
Pasta di semola, cotta e condita al ragu'
1.64
Pane formato rosetta
1.63
Pasta di semola cruda
1.55
Pane azzimo
1.46
Farina di frumento tipo 00
1.41
Biscotti secchi
1.32
Pizza bianca
1.11
Merendine, farcite di latte
1.05
Pasta di semola, cotta
1.03
Farina di riso
0.9
Riso brillato, cotto
0.11

VERDURE/LEGUMI contenenti molta fibra:

ALIMENTO
Quantità di fibra in 100 gr
Fave secche crude
20
Carrube
19.07
Fagioli -Borlotti secchi crudi
15.71
Fagioli -Cannellini secchi crudi
15.25
Fagioli crudi
15.14
Lenticchie secche crude
12.91
Ceci secchi crudi
12.45
Fagioli, dall'occhio secchi
11.7
Lenticchie secche, cotte   
7.74
Fagioli -Cannellini secchi, cotti   
6.78
Fagioli, cotti   
6.78
Fave secche sgusciate, cotte   
6.75
Fagioli -Borlotti secchi, cotti
6.28
Piselli freschi crudi
5.8
Piselli freschi, cotti
5.73
Ceci in scatola, scolati
5.3
Ceci secchi, cotti
5.29
Fave fresche, cotte
4.86
Funghi coltivati pleurotes, cotti
4.65
Piselli in scatola, scolati
4.6
Fagioli -Borlotti in scatola, scolati
4.58
Cavoli di bruxelles, cotti
4.3
Fagioli -Cannellini in scatola, scolati
3.93
Lenticchie in scatola, scolate
3.79
Carciofi, cotti
3.17
Funghi coltivati prataioli, cotti
3.09

FRUTTA/FRUTTA SECCA contenenti molta fibra:

ALIMENTO
Quantità di fibra in 100 gr
Castagne, secche
12.66
Mandorle dolci, secche
12.04
Fichi, secchi
11.01
Arachidi, tostate
9.89
Mele, disidratate
9.66
Noci pecan
9.07
Datteri, secchi
7.49
Noci, secche
5.37
Fichi-d'india
4.87
Prugne secche
4.84
Castagne, bollite
4.84
Mele cotogne
4.51
Castagne
4.33
Uva, secca
4.04
Pinoli
3.77

ALTRI alimenti contenenti molta fibra:

ALIMENTO
Quantità di fibra in 100 gr
Crusca di frumento
41.13
Biscotti integrali arricchiti con fibra
26.67
Farina di segale
10.69
Snack di frutta pressata
10.22
Semi di zucca secchi
7.23
Farina di frumento integrale
6.51
Crackers con crusca
6.24
Farro
5.75
Pane di tipo integrale
5.36
Biscotti integrali
5.07
Pasta di semola, integrale cruda
5.02
Grano saraceno
5.01
Fiocchi d'avena
4.99
Biscotti con crusca
4.4