In ogni momento il nostro organismo è esposto ad attacchi da parte di agenti
patogeni, ma solo nel momento in cui siamo colpiti da un processo infettivo ci
rendiamo conto di quanto sia indispensabile il sistema di difesa dell'organismo,
ossia il sistema immunitario.
Il sistema immunitario presenta due componenti: l'immunità
innata e l'immunità acquisita.
Prima di descrivere i meccanismi di difese
immunitarie vale la pena dare uno sguardo al grande numero di patogeni che possono
rivelarsi nocivi per l'organismo.
Parassiti
I parassiti sono i più voluminosi, ma non i più
temibili nemici del sistema immunitario. Si tratta soprattutto di ascaridi,
nematelminti, tenie, visibili solo al microscopio oppure lunghe metri, che si
insediano principalmente nell'intestino, ma che possono anche migrare in altri
tessuti distruggendoli; è il caso, per esempio, del cisticerco e di alcune
tenie.
Protozoi
Di dimensioni inferiori rispetto ai parassiti
riconducibili a occhio nudo, sono gli organismi unicellulari (protozoi).
Batteri
I batteri sono ancora più piccoli dei parassiti
unicellulari, nell'ordine di misura dei micrometri. Contrariamente alle cellule
di organismi animali e vegetali (eucarioti), i batteri appartengono ai
cosiddetti procarioti, ossia esseri viventi privi di nucleo delimitato da
membrana e con un ambiente interno particolare.
Essi
possiedono un DNA ad anello e una parete cellulare ricca di carboidrati.
Paradossalmente alcuni batteri vivono all'interno dell'organismo umano con vantaggi reciproci: la flora intestinale, per esempio, è costituita in massima parte da batteri che non necessitano d'ossigeno. Essi traggono nutrimento dai residui della digestione, ispessiscono in tal modo le feci, contribuendo al rifornimento di vitamine nonché legando l'ammoniaca eccedente.
Paradossalmente alcuni batteri vivono all'interno dell'organismo umano con vantaggi reciproci: la flora intestinale, per esempio, è costituita in massima parte da batteri che non necessitano d'ossigeno. Essi traggono nutrimento dai residui della digestione, ispessiscono in tal modo le feci, contribuendo al rifornimento di vitamine nonché legando l'ammoniaca eccedente.
La maggior parte dei batteri dell'ambiente non è
comunque così innocua.
I batteri sono causa di infiammazioni purulente (foruncoli) a livello locale e di affezioni generali (infiammazioni polmonari) che, negli individui con una riduzione delle difese immunitarie, superano le difese provviste dal sistema immunitario e possono provocare una disseminazione batterica nel circolo (sepsi) con conseguenze anche mortali.
Una infezione batterica è inizialmente localizzata in un punto ben determinato, ma può successivamente estendersi a tutto il corpo. Il cosiddetto pus è costituito da batteri e leucociti in via di disgregazione.
I batteri sono causa di infiammazioni purulente (foruncoli) a livello locale e di affezioni generali (infiammazioni polmonari) che, negli individui con una riduzione delle difese immunitarie, superano le difese provviste dal sistema immunitario e possono provocare una disseminazione batterica nel circolo (sepsi) con conseguenze anche mortali.
Una infezione batterica è inizialmente localizzata in un punto ben determinato, ma può successivamente estendersi a tutto il corpo. Il cosiddetto pus è costituito da batteri e leucociti in via di disgregazione.
Funghi
Anche i funghi sono potenziali agenti patogeni. Si
sviluppano sull'epidermide, mucose e coinvolge anche gli organi interni,
soprattutto nei soggetti immunodeficienti (per esempio pazienti affetti da Aids).
Virus
Gli agenti patogeni maggiormente nocivi sono i virus,
i quali hanno dimensioni di pochi nanomentri. Non si tratta di organismi
autonomi, ma di complessi molecolari costituiti da una catena di DNA o di RNA
che risulta impacchettata in un involucro proteico, talvolta anche in una
capsula glicoproteica.
I virus introducono la propria informazione genetica
nel DNA nucleare di una cellula ospite, programmandola in modo che essa stessa
produca sempre più virus. Naturalmente senza cellula ospite i virus non possono
replicarsi.
Proprio a causa di questa forma di replicazione,
risulta particolarmente difficile per il sistema immunitario evitare una
infezione virale. Poiché gli stessi virus, essendo di piccole dimensioni, sono
difficilmente aggredibili, il sistema immunitario deve necessariamente
distruggere le cellule infettate.
La maggior parte delle infezioni, come per esempio il
comune raffreddore, sono causate da virus. Un'infezione virale spesso compare
contemporaneamente in più organi, generalmente con un attacco febbrile.
Tossine
Per concludere, il sistema immunitario reagisce anche
contro alcune molecole nocive di grandi dimensioni, le tossine. L'esempio più
noto è quello della tossina difterica. L'organismo non è in grado di difendersi
dalla difterite ma, grazie alla vaccinazione antidifterica, può inattivare
l'esotossina prodotta dal germe.
Stimoli fisici (raggi ultravioletti per esempio) e
chimici provocano danni nel DNA e possono trasformare cellule normali in
cellule neoplastiche.
Immunità innata o naturale
Già prima della nascita, l'organismo non sviluppa
solo una serie di meccanismi di difesa specifici molto complessi che
agiscono su determinati agenti patogeni, ma anche una modalità aspecifica
d'attacco di molti microrganismi.
I primi garantiscono all'organismo in via di sviluppo
una certa protezione di base contro le infezioni e costituiscono la
premessa indispensabile affinché si possa raggiungere una certa immunità
anche rispetto a nuovi tipi di agenti patogeni.
I secondi rappresentano un prerequisito
indispensabile per i meccanismi specifici altamente sofisticati.
Le strategie innate di difesa umorale non mediata da
cellule specifiche sono le seguenti:
·
sistema del
completamento
·
migrazione di
leucociti
·
protezione
dalle infezioni tramite interferone
·
lisi diretta
dei batteri
Le macromolecole del sistema immunitario non
specifiche, presenti nel sangue, costituiscono il sistema evolutivo più antico
di difesa contro le infezioni.
L'elemento più importante della difesa umorale aspecifica, ossia il sistema del completamento, è costituito da una serie di molecole proteiche finalizzate alla stessa funzione.
E' costituito da circa 20 proteine plasmatiche diverse: C1, C2, C3, C4,C5, C6, C7, C8, C9, C10, C11 più altre 10 circa proteine di controllo.
L'elemento più importante della difesa umorale aspecifica, ossia il sistema del completamento, è costituito da una serie di molecole proteiche finalizzate alla stessa funzione.
E' costituito da circa 20 proteine plasmatiche diverse: C1, C2, C3, C4,C5, C6, C7, C8, C9, C10, C11 più altre 10 circa proteine di controllo.
Viene attivato sia tramite una reazione
antigene-anticorpo (via classica), sia direttamente mediante i
carboidrati della parete cellulare batterica (via alternativa).
I complicati meccanismi che concludono la cascata di
reazioni del sistema del completamento praticano in ultimo una serie di fori
nella membrana cellulare di un agente patogeno o di una cellula dell'organismo
infettata. Ciò determina la morte della cellula infettata o del patogeno.
Cascata del complemento
Migrazione di leucociti
In caso di infezione virale si ha, da parte delle
cellule infette, una liberazione di interferone. E' una molecola di
segnalazione che viene liberata da leucociti infettati da virus e da cellule
connettivali per proteggere le cellule non ancora infette. Questa strategia
consiste in un abbassamento drastico, anche se temporaneo, all'interno delle
cellule, della neosintesi di proteine proprie o estranee all'organismo; in tal
modo viene rallentata anche la proliferazione dei virus.
Il lisosoma attacca direttamente la parete
cellulare di alcuni batteri che è costituita da carboidrati, a meno che questa
sia protetta da una capsula glicoproteica. Il lisozoma, un enzima presente
anche nella saliva, attacca direttamente la parete cellulare di alcuni batteri,
prima che essi abbiano la possibilità di penetrare all'interno del corpo.
Le strategie innate di difesa umorale mediata da
cellule specifiche sono le seguenti:
·
sistema dei
fagociti mononucleati
·
cellule
natural killer
Il sistema dei fagociti mononucleati (MFS)
comprende tutti gli organi in cui sono presenti macrofagi (dal greco: grandi
mangiatori) e altre cellule fagocitanti; in particolare esso è sviluppato nei
linfonodi, nel fegato e nel midollo osseo.
I macrofagi possono fagocitare corpi estranei: il loro citoplasma si avvolge attorno al corpo estraneo inglobandolo in una vescicola delimitata dalla membrana citoplasmatica (fagosoma). All'interno della cellula questo fagosoma si unisce ai lisosomi, vescicole contenenti enzimi digestivi attivi, costituendo il fagolisosoma nel quale ha luogo la vera e propria digestione.
I macrofagi possono fagocitare corpi estranei: il loro citoplasma si avvolge attorno al corpo estraneo inglobandolo in una vescicola delimitata dalla membrana citoplasmatica (fagosoma). All'interno della cellula questo fagosoma si unisce ai lisosomi, vescicole contenenti enzimi digestivi attivi, costituendo il fagolisosoma nel quale ha luogo la vera e propria digestione.
Le cellule natural killer contrastano i virus. Si tratta di linfociti di grandi dimensioni con un citoplasma esteso che contiene dei granuli, i quali sono in grado di riconoscere le cellule malate e di perforare la loro membrana con una speciale proteina (perforina). In questo modo inoculano nella cellula bersaglio enzimi che portano a una degradazione del DNA provocando la morte della cellula stessa. Il processo prende il nome di "apoptosi".
Immunità acquisita o adottata
Quando si parla di difesa immunitaria spesso si fa
riferimento all'immunità acquisita attraverso meccanismi specifici, ovvero
sistemi specializzati in risposta a un agente patogeno ben determinato.
L'immunità acquisita o adottata si compone di:
·
Linfociti
·
cellule della
"memoria"
·
immunoglobine
·
antigeni
I linfociti sono gli effettivi responsabili delle
difese immunitarie specifiche. Si tratta di piccole cellule che nel midollo
osseo si differenziano in linfociti B e linfociti T.
I linfociti T sono di gran lunga il tipo più
frequente.
La loro denominazione deriva del timo, dove essi
maturano e vengono selezionati. E' infatti possibile distinguere tre
sottopopolazioni di linfociti T: cellule T "helper", cellule T
"suppressor" e cellule T "citotossiche".
I linfociti B, invece, possiedono la capacità di
trasformarsi in grosse plasmacellule, che sono le cellule effettrici
dell'immunità umorale specifica. Esse secernono anticorpi in grande quantità.
Le cellule della "memoria" si
attivano in presenza di una seconda infezione causata dallo stesso agente
patogeno. La risposta immunitaria in questo caso si sviluppa molto più
rapidamente e più efficacemente rispetto a prima.
La formazione di cellule della memoria specifiche
costituisce il vero principio su cui si basa ciascun vaccino.
Le immunoglobine sono gli "organi di
senso" del sistema immunitario, essendo in grado di distinguere e
identificare le sostanze proprie dell'organismo e quelle estranee a esso.
Esse sono localizzate come recettori sulla superficie dei linfociti B oppure sono secrete come anticorpi nel plasma sanguigno.
Esse sono localizzate come recettori sulla superficie dei linfociti B oppure sono secrete come anticorpi nel plasma sanguigno.
La necessità della presentazione degli antigeni
si spiega in buona parte tramite i meccanismi di protezione escogitati dai
microrganismi, i quali hanno appunto lo scopo di impedire che i linfociti
possano riconoscerli. Se una cellula che presenta antigeni assume l'agente
patogeno e lo digerisce parzialmente all'interno dei suoi fagolisosomi, la
possibilità di esporre in superficie l'antigene stesso è maggiore.
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