I probiotici sono prodotti salutistici, classificati tra gli integratori alimentari, a base di microrganismi vivi: nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di batteri, ma in alcuni casi si utilizzano anche lieviti (miceti).
Questi microrganismi hanno la proprietà di influenzare positivamente
l’ambiente intestinale e, di conseguenza, la salute, preservando o ricostruendo
la cosiddetta “flora batterica”; quest’ultima è
costituita da una notevole ed eterogenea popolazione di batteri che abita
stabilmente nel nostro apparato digerente, ed in particolare nell’intestino.
La composizione della flora batterica può essere relativamente diversa
da individuo ad individuo secondo variabili quali la costituzione del soggetto,
la sua alimentazione e l’uso di farmaci, ma è caratteristica comune a tutti che
la buona salute dell’intestino (e, di conseguenza, di tutto
l’organismo) sia indissolubilmente legata alla
presenza, nell’ambito della flora stessa, di una quota fissa di batteri
“buoni”, che chiameremo simbiotici.
I batteri simbiotici rappresentano circa il 15-20% della flora batterica
totale, e svolgono un gran numero di azioni benefiche per l’organismo:
ad esempio nella digestione di alcuni alimenti (lattosio), o nella
neutralizzazione di sostanze tossiche o cancerogene (nitriti e nitrati
alimentari), o ancora nella produzione di importanti fattori vitaminici
(vitamina K e vitamine del gruppo B) e nel contrasto allo sviluppo di batteri,
funghi o virus potenzialmente patogeni.
La presenza costante di batteri simbiotici è un requisito fondamentale
per la salute fisica; purtroppo accade spesso che per varie cause, in genere
derivanti dall’igiene di vita, la flora simbiotica “perda forza” in quantità e
qualità: si viene così a realizzare una condizione anomala detta disbiosi intestinale, che può essere
causa diretta o indiretta di numerosi disturbi, o di vere e proprie malattie.
Di seguito alcune delle numerose problematiche che
possono derivare da uno stato di disbiosi intestinale:
- cattiva digestione
- gonfiore ed aria addominale
- infiammazioni dell’apparato digerente
- intolleranze alimentari
- sviluppo di candida ed altri funghi a livello della
cute e delle mucose
- cistiti ricorrenti
- disturbi dell’attenzione e del tono dell’umore
- sensazione costante e fastidiosa di malessere
I probiotici sono integratori costituiti proprio da quei
batteri simbiotici indispensabili per il buon equilibrio dell’ambiente
intestinale, e possono essere utilizzati sia a scopo preventivo
(per mantenere una flora simbiotica ottimale e prevenire la disbiosi) che terapeutico
(per riequilibrare la disbiosi e risolvere i problemi che ne possono derivare).
I probiotici NON sono assolutamente tutti uguali, e uno non vale l’altro!
Anzi, ce ne sono di tanti e diversissimi tipi: alcuni “migliori” di
altri, e nell’ambito dei migliori possiamo trovare probiotici che trovano
indicazioni differenti a secondo del soggetto o della sua situazione del
momento.
I probiotici migliori sono sicuramente i simbiotici, e cioè quella componente di batteri che
normalmente abitano il nostro apparato digerente (per una percentuale di circa
il 15% sulla flora batterica totale) con numerosissime azioni utili al mantenimento
dello stato di salute.
LATTOBACILLI
Lactobacillus Acidophilus: è un potente inibitore dei batteri patogeni poiché
abbassando il ph rende impossibile la proliferazione batterica anomala.
Esso è il più importante batterio "amico"
dell'intestino tenue e svolge importanti azioni
nutrizionali, preventive e antibiotiche utili non solo
all'intestino, ma a tutto l'organismo.
Alcuni studi parlano di effetti collaterali derivanti
dal L. acidophilus, anche quando utilizzato alle dosi raccomandate. La
lamentela più comune è il fastidio addominale o flatulenza;
questo di solito si risolve con l'uso continuato. Alcuni esperti consigliano
comunque di limitare la dose giornaliera di organismi viventi L. acidophilus per
ridurre il rischio di disturbi addominali.
Lactobacillus Rhamnosus: grande simbiotico del colon; se presente in
quantità sufficiente, inibisce la maggior parte dei patogeni, ed è fantastico
come antidiarroico. E’ in grado di acidificare l’intestino tenue rendendolo
adatto per i lattobacilli ma inospitale per i batteri patogeni. La sua
assunzione è consigliata ogni qualvolta ci sia necessità di ripristinare la
flora batterica intestinale.
Lactobacillus Casei: vale quanto detto per il precedente, ed in più ha
una funzione immunostimolante.
Lactobacillus Paracasei: il più accreditato come “immunostimolante; esso
transita attraverso l'organismo e previene i disturbi intestinali.
Lactobacillus Reuteri: importante probiotico per i bambini, soprattutto in
caso di enterocoliti; inoltre ha una dimostrata azione di contrasto nei
confronti dei batteri della placca della bocca che provocano la carie.
Lactobacillus Plantarum: altro stimolante immunitario; è inoltre, assieme al
rhamnosus, un elemento fondamentale della flora batterica vaginale. La moderna
ricerca nel settore dei probiotici ha dimostrato clinicamente che alcuni ceppi
“high performance” di L. Plantarum a dosaggi sostenuti
hanno la capacità di contrastare efficacemente i batteri gasogeni (clostridi e
altri metanogeni) ristabilendo rapidamente l’eubiosi intestinale con
remissione della sintomatologia .
Lactobacillus Salivarius: è un eccellente modulatore dell’infiammazione
intestinale, molto utile come probiotico in tutte le malattie gastro-enteriche
caratterizzate da una notevole componente infiammatoria.
BIFIDOBATTERI
Sono i simbiotici più numerosi nell’intestino umano (circa l’8-10% della
flora totale) e sono una fonte inesauribile di sostanze che producono direttamente
(vitamine, enzimi, ecc.) e che noi non riusciremmo a produrre senza di loro:
queste sostanze sono responsabili di una serie di azioni positive sulla salute.
I migliori bifidobatteri reperibili nei probiotici sono:
Bifidus Infantis: elemento caratteristico del lattante; tende ad essere
carente nell’intestino dei lattanti allattati artificialmente.
Bifidus Adolescentis: caratteristico dell’età evolutiva.
Bifidus Brevis, Bifidus Longum, Bifidus Bifidum: caratteristici dell’età adulta, tendono a diminuire
nella vecchiaia.
Gli
studi scientifici hanno mostrato che il Bifidobacterium Bifidum contrasta la diarrea di natura
virale, in particolare quella da rotavirus;
aiuta a riequilibrare la microflora intestinale; inibisce la crescita di
batteri patogeni come candida ed
escherichia coli quest'ultima responsabile della diarrea del viaggiatore; regola la
risposta immunitaria.
Gli studi scientifici hanno mostrato che il Bifidobacterium
longum migliora la microflora intestinale che, a sua volta, migliora
l'ambiente intestinale e contribuisce alla buona salute del sistema
gastrointestinale e, soprattutto, la resistenza alle infezioni.
ENTEROCOCCHI
Sono un po’ meno importanti, sia come numero che come funzioni, rispetto
ai precedenti, ma in qualche caso si possono rivelare estremamente utili.
I migliori sono i seguenti:
Lactococcus Lactis: ottima azione probiotica soprattutto in caso di
stitichezza.
Enterococcus Faecium: interessante il suo utilizzo in corso di terapie
antibiotiche, soprattutto in associazione al saccaromyces boulardi.
LIEVITI
L’unico lievito che risulta molto importante come probiotico è il Saccaromyces Boulardi che in assoluto
risulta essere il miglior probiotico da utilizzare contemporaneamente agli
antibiotici.
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