Il ficus carica
Il
Ficus carica è un gemmoderivato impiegato in gemmoterapia per
la gastrite e i bruciori di stomaco causati dalla somatizzazione dell’ansia. Quest'azione è dovuta
essenzialmente ad un meccanismo di tipo di encefalico. Infatti, nel
cervello si trovano i centri nervosi che controllano la secrezione degli
acidi gastrici e la motilità intestinale.
Se
soffriamo emotivamente di disturbi d’ansia, per la tendenza a mantenere le
cose sotto controllo è estremamente probabile che il nostro fisico
somatizzerà sviluppando un’eccessiva produzione di succhi gastrici, fino ad
arrivare, nei casi più gravi, a gastrite cronica e ulcera. Il
Ficus carica è perciò indicato a chi ha spesso lo stomaco teso; a chi presenta
spasmi gastrici, acidità di stomaco, dispepsie o digerisce con difficoltà di
origine nervosa.
La
Ficus carica in gemmoderivato (così viene chiamato il fico quando le sue gemme
vengono fatte macerare in acqua e glicerina, con una gradazione alcoolica
inferiore rispetto all’estrazione idroalcolica, detta anche tintura madre) è
impiegata con successo in tutte le patologie infiammatorie e/o ulcerative di
stomaco e duodeno, perché riduce l'attività dei centri nervosi che
controllano la secrezione acida dello stomaco.
Questo
rimedio gemmoterapico diminuendo la produzione di gastrina, l’ormone
presente nella mucosa gastrica, responsabile della secrezione dell’acido
cloridrico, è un efficace antinfiammatorio e antispasmodico per lo stomaco, ed
è l'ideale per combattere la gastrite e il gonfiore. Le sue gemme possiedono
infatti, un tropismo elettivo per le mucose digestive dello stomaco e
del duodeno, agendo probabilmente come regolatrici dell'asse cortico-diencefalico.
Vengono perciò impiegate nelle turbe della motilità e della secrezione
gastroduodenale in modo ambivalente: le gemme di Ficus Carica riducono la
pirosi e la dipsepsia nelle gastriti e nelle ulcere duodenali, ma sono
altrettanto utili in pazienti con ipotrofia della mucosa e achilia gastrica in
virtù delle sue proprietà enzimatiche.
Il gemmoderivato del fico: la sua
assunzione
Il
Ficus carica in gemmoderivato va utilizzato a cicli di due mesi nei
periodi più critici per questo disturbo, che in genere sono la primavera e
l'autunno; in questo modo si hanno periodi di benessere piuttosto lunghi, che
si possono prolungare ripetendo periodicamente il ciclo.
Il
trattamento col Ficus può essere iniziato in qualunque momento e l'assunzione
va ripetuta due o tre volte l'anno.
Come
tutti i gemmoderivati non ha alcuna controindicazione né effetti
collaterali per sovradosaggio o sul lungo termine.
Va
assunto 2 volte al giorno 40 gocce, sciolte in mezzo bicchiere d'acqua prima
dei pasti principali.
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