Il giusto rapporto tra omega 6 ed omega
3
Secondo
le fonti LARN in Italia il rapporto tra omega 6 ed omega 3 è
di circa 13:1.
I ricercatori hanno trovato importanti correlazioni tra la patogenesi di
numerosi disturbi e l'alterazione del rapporto tra i due acidi grassi
essenziali nella dieta.
Secondo i LARN, il giusto apporto tra omega 6 ed omega 3 dovrebbe essere di 4:1.
Gli
interventi dietetici necessari al ripristino delle assunzioni raccomandate
riguardano soprattutto:
- Riduzione
drastica dell'apporto di omega 6 (in particolare dell'acido
linoleico) contenuto nei semi di
girasole, nel germe di grano,
nel sesamo,
nelle noci,
nei semi di soia,
nel mais,
nelle olive, quindi
nei relativi oli.
- Aumento
significativo dell'apporto di omega 3 (acidi grassi alfa
linolenico, eicosapentaenoico e docosaesanoico),
le cui fonti alimentari sono: Oli e carni del pesce
azzurro (ricchi soprattutto in eicosapentaenoico e docosaesanoico), Semi
di Chia, del kiwi, di
Perilla, di lino, di mirtillo
rosso; noci e olio di noci, olio di
canapa, olio di lino, olio di
colza, olio di
canola e olio di
soia (ricchi soprattutto di alfa-linolenico).
Rispettare
le razioni raccomandate di acidi grassi essenziali potrebbe sembrare un'impresa
quantomeno ardua, dopotutto, a parità di omega 6 bisognerebbe quintuplicare
l'introito di omega 3; fortunatamente, è possibile ottimizzare il rapporto tra
omega 6 ed omega 3 mediante l'incremento del consumo di pesce
azzurro (fino a 2-3 porzioni settimanali) anche senza ridurre
l'introito di acido linoleico.
Il
giusto rapporto tra omega 6 ed omega 3 favorisce:
- l'omeostasi della lipidemia
- la regolazione
della pressione
arteriosa
- GARANTISCE
l'equilibrio degli EICOSANOIDI endogeni.
Gli
omega 3 sono precursori degli
eicosanoiti tipo PG1 e PG3, pertanto svolgono una funzione antiaggregante,
vasoprotettiva ed antitrombotica; al
contrario, gli omega 6 sono anche precursori degli eicosanoidi PG2, che si
avvalgono di capacità pro infiammatorie e pro trombotiche.
In
parole povere, gli eicosanoidi PG2 (quelli potenzialmente in eccesso perché
derivanti dagli omega 6) FAVORISCONO
L'INNESCO dell'infiammazione,
mentre gli eicosanoidi PG1 e PG3 (quelli verosimilmente in difetto perché
derivanti dagli omega 3) FAVORISCONO
LA REGRESSIONE della flogosi.
E'
d'obbligo specificare che TUTTI gli eicosanoidi (PG1, PG2 e PG3) sono molecole
essenziali al corretto funzionamento dell'organismo; tuttavia, la tendenza all'infiammazione
CRONICA (potenzialmente aggravata dall'eccesso di omega 6)
rappresenta un importante fattore di rischio per le malattie
autoimmuni (artrite
reumatoide, rettocolite
ulcerosa, morbo di
Crohn, ecc.) e può aggravare alcune patologie dismetaboliche pre-esistenti
incidendo sul rischio
cardiovascolare.
Funzioni
principali degli acidi grassi della serie omega-6:
- riducono la
concentrazione di colesterolo nel
sangue, abbassando soprattutto la frazione "cattiva" (LDL),
mentre l'impatto su quella buona (HDL) è modesto;
- possiedono una
scarsa efficacia nel ridurre i livelli plasmatici di trigliceridi (modesta
azione ipotrigliceridemizzante).
- Se presenti in eccesso rispetto agli omega-3 sono potenzialmente responsabili di una serie di effetti negativi (potrebbero aumentare le reazioni allergiche e infiammatorie, la pressione sanguigna, l'aggregazione piastrinica, di conseguenza il rischio cardiovascolare), in quanto precursori di eicosanoidi buoni ma anche di eicosanoidi cattivi. Evidenze più recenti sembrano comunque smentire tali ipotesi, sottolineando la prevalenza di effetti antinfiammatori in vivo.
Funzioni
principali degli acidi grassi della serie omega-3:
- abbassano i livelli
plasmatici di trigliceridi, interferendo con la loro incorporazione
nelle VLDL a
livello epatico;
- possiedono una
bassa efficacia nel ridurre i livelli di colesterolo
totale nel sangue (modesta azione ipocolesterolemizzante);
- aumentano
leggermente la concentrazione di colesterolo
HDL;
- sono precursori di
eicosanoidi "buoni" che diminuiscono l'aggregabilità delle piastrine,
aumentando la fluidità ematica e riducendo significativamente il rischio
di malattie
coronariche.
- Gli omega-3 hanno
quindi un'azione antiaterogena, antinfiammatoria e antitrombotica.
Fabbisogno e livelli di assunzione con
la dieta
Un
acido grasso ω-3 non può essere trasformato in un acido grasso ω-6 e viceversa.
Tuttavia acido linoleico ed alfa-linolenico utilizzano lo stesso sistema
enzimatico per dare origine ai derivati delle rispettive famiglie (ω-6 e ω-3).
A causa di questa competizione, un'eccessiva assunzione di omega-6 interferisce
con la formazione degli omega-3 e viceversa.
Anche
per questo motivo è molto importante assumere gli acidi grassi essenziali nelle
giuste proporzioni.
Negli ultimi anni questo rapporto si
è notevolmente sbilanciato a favore degli ω-6, a fronte di una dieta sempre più
povera di pesce e ricca di oli vegetali.
Tutto ciò a discapito della nostra
salute, poiché l'eccesso di omega-6 e la carenza di omega-3 potrebbe aumentare
gli eicosanoidi "cattivi".
Di
per sé, quindi, gli omega-6 non sono dannosi per la salute umana ma, pur
esercitando numerose funzioni essenziali e positive (prima fra tutte la
riduzione del rischio cardiovascolare), possono diventarlo quando consumati in
eccesso rispetto agli omega-tre.
Il rapporto
omega-3/omega-6, che nella dieta dei nostri antichi predecessori era di
1:1, attualmente si colloca intorno a 1:10, quando dovrebbe essere ricondotto,
secondo le vedute più moderne, tra 1:2 e 1:4.
Da
questa premessa nasce la raccomandazione di consumare almeno due o tre porzioni
settimanali di pesce.
Acidi grassi essenziali negli alimenti
ALIMENTO (100 g)
|
ω-6:ω-3
|
Olio di
salmone
|
0,04 : 1
|
Olio di
fegato
di merluzzo |
0,05 : 1
|
Olio
di sardine
|
0,08 : 1
|
Caviale
|
0,01 : 1
|
Sgombro
|
0,08 : 1
|
Salmone
coho
(selvatico) |
0,14 : 1
|
Salmone coho
(allevamento)
|
0,27 : 1
|
Acciuga
o alice
|
0,07 : 1
|
Tonno
|
0,04 : 1
|
Aringa
|
0,08 : 1
|
Semi di
lino
|
0,26: 1
|
Olio di
semi di lino
|
0,24 : 1
|
Olio di
semi di lino
|
1:4
|
Olio di
colza
|
2:1
|
Olio di canapa
|
3:1
|
Noci secche
|
3,87 : 1
|
Olio di
noce
|
5,27 : 1
|
Lecitina
di soia
|
7,82 : 1
|
Olio di
soia
|
8:1
|
Olio
di oliva
|
9:1
|
Olio di
germe di grano
|
10:1
|
Pistacchi
secchi salati
|
51,85 : 1
|
Olio
di arachidi
|
62:1
|
Arachidi
|
61,97 : 1
|
Olio di girasole
|
71:1
|
Gli
omega 3 sono contenuti in:
- Pesce (EPA e DHA)
- Olio di pesce (EPA
e DHA)
- Crostacei (EPA e
DHA)
- Noci (ALA)
- Oli vegetali come
l'olio
di lino, di semi di canapa, di ribes
nero, di sacha inchi e l'olio
di colza (ALA)
Gli
omega 6 sono contenuti in:
- noci
- cereali
- pane integrale
- nella maggior parte
degli oli vegetali, ma specialmente in quello di lino e
di canapa
- negli alimenti
animali è presente solo in piccolissime quantità
- semi di canapa
indiana
- Inoltre, sono fonti
di omega 6 la Borragine e l'Oenothera biennis o Primula notturna.
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