La famiglia
delle Valerianacee è costituita da oltre centocinquanta specie, tuttavia la più
famosa e utilizzata è senza dubbio la valeriana, una pianta perenne a metà tra
un’erba (si tratta infatti di un’erbacea) e un fiore.
La valeriana è una pianta
d’origine europea che si trova prevalentemente nelle zone boscose, tuttavia la
si può trovare anche negli Stati uniti e in alcune regioni del Sud America.
In
queste zone e in Giappone è diventata così famosa per le sue proprietà che
addirittura la si coltiva. Viene anche detta “erba dei gatti”, poiché questi
animali ne sono incredibilmente attratti, ragion per cui pur essendo
esteticamente bella non viene usata quasi mai nei giardini, come erba
decorativa. In pochi sanno che il nome valeriana deriva dal verbo latino
“valere”, che significa sano, in forma, e in effetti questa pianta sempre
verde, diffusa tanto in estate quanto in inverno, possiede un fusto alto (quasi
un metro) e robusto decorato da una miriade di fiorellini che fioriscono a
primavera inoltrata, emanando nell’aria un lieve profumo.
A essere utilizzati
per le loro proprietà terapeutiche, tuttavia, non sono i fiori bensì le radici
della valeriana, che presentano un’alta concentrazione di acido valerianico e malico,
tannini e borneolo, principi attivi preziosissimi per il benessere
dell’organismo. La proprietà principale della valeriana è quella sedativa: quest’erba,
infatti, svolge un’azione calmante profonda molto efficace su chi soffre di
disturbi come ansia,
insonnia e agitazione generalizzata.
La tintura madre
di valeriana ha diversi usi, tutti comunque riconducibili a disturbi
dell’umore. Come accennato sopra, infatti, questa pianta erbacea ha uno
straordinario potere
calmante paragonabile in tutto e per tutto a quello di un blando sedativo.
La sua efficacia è maggiore su soggetti le cui patologie non sono mai state
trattate con tranquillanti o farmaci antidepressivi come gli SRRI, tuttavia la
valeriana può essere utile anche per limitare gli effetti collaterali dati
dallo scalaggio di questi farmaci.
L’uso della tintura madre di valeriana è
consigliato a tutti coloro i quali soffrono di crisi d’ansia o di ansia costante e generalizzata,
a chi attraversa un periodo particolarmente stressante, pieno di tensioni, a chi non riesce a
rilassarsi perché in attesa di un impegno importante.
Presa prima di
andare a letto, inoltre, la valeriana favorisce il sonno e diminuisce il
rischio di insonnia e incubi, di risvegli frequenti o anticipato. La tintura
madre di valeriana, che presenta invariati i principi attivi curativi delle
radici, aiuta gli iperattivi a godersi il meritato riposo e a controllare i
frequenti sbalzi di umore dovuti a ipereccitabilità e stati ansiosi.
È
dimostrata l’azione della valeriana anche sugli effetti secondari di tali
sindromi ansiose, fenomeni non da poco come palpitazioni, tachicardia, spasmi
muscolari e gastrite, che in genere amplificano ulteriormente l’ansia. La
tintura madre di valeriana può infine essere assunta con risultati apprezzabili
dalle donne che soffrono di sindrome premestruale, per attenuare i sintomi che
accompagnano l’arrivo del ciclo, o dalle donne in menopausa, per contrastare
l’insorgere di malinconia, ansia e umore depresso.
Uso della tintura madre di valeriana
Uso della tintura madre di valeriana
Prima di
iniziare un trattamento con tintura madre di valeriana è opportuno consultare
il proprio medico di fiducia e l’erborista, che potrà consigliarci
adeguatamente circa il quantitativo da assumere e la durata del trattamento. In
generale per curare gli stati ansiosi si usano dalle venti alle trenta gocce di
tintura madre di valeriana da prendere fino a un massimo di tre volte al
giorno, preferibilmente allo stesso orario, magari prima dei pasti principali
(non dopo). È opportuno assumere l’ultima dose prima di andare a letto, così da
contrastare l’insonnia, e la prima a mattinata inoltrata, così da non causare
eccessiva sonnolenza.
È opportuno rispettare le dosi consigliate, arrivando a
un massimo di cinquanta gocce, oppure, qualora si soffra di una forte insonnia,
assumere sessanta gocce una sola volta al giorno, mezz’ora prima di andare a
letto.
Effetti e controindicazioni della valeriana
Effetti e controindicazioni della valeriana
La valeriana ha un affetto calmante che aiuta a controllare l’ansia, favorisce il rilassamento e riduce l’iperattività mentale tipica degli ansiosi.
È importante
tuttavia sottolineare che essa cura disturbi legati allo stress e non a vere e
proprie patologie psichiatriche che invece vanno trattate con un percorso
psicologico e farmacologico. Poiché la tensione eccessiva si accumula
scaricandosi anche sui muscoli, non di rado le persone ansiose soffrono di crampi e dolori muscolari
più o meno intensi: la valeriana interviene su questi lenendo il dolore e
facilitandone la sopportazione.
Contrastando lo stress alla radice, inoltre, anche questi problemi si attenuano e vanno via via scomparendo. L’assunzione di valeriana non comporta veri e propri effetti collaterali, tuttavia è opportuno usare alcune precauzioni. La valeriana, infatti, abbassa lievemente la soglia d’attenzione e può interferire con la concentrazione, perciò con un uso continuativo è possibile sentirsi un po’ sonnolenti durante il giorno, oppure svogliati sul lavoro: in questo caso potrebbe essere opportuno diminuire le dosi.
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