martedì 23 luglio 2013

Valeriana, tintura madre (Famiglia delle Valerianacee)


La famiglia delle Valerianacee è costituita da oltre centocinquanta specie, tuttavia la più famosa e utilizzata è senza dubbio la valeriana, una pianta perenne a metà tra un’erba (si tratta infatti di un’erbacea) e un fiore. 
La valeriana è una pianta d’origine europea che si trova prevalentemente nelle zone boscose, tuttavia la si può trovare anche negli Stati uniti e in alcune regioni del Sud America. 
In queste zone e in Giappone è diventata così famosa per le sue proprietà che addirittura la si coltiva. Viene anche detta “erba dei gatti”, poiché questi animali ne sono incredibilmente attratti, ragion per cui pur essendo esteticamente bella non viene usata quasi mai nei giardini, come erba decorativa. In pochi sanno che il nome valeriana deriva dal verbo latino “valere”, che significa sano, in forma, e in effetti questa pianta sempre verde, diffusa tanto in estate quanto in inverno, possiede un fusto alto (quasi un metro) e robusto decorato da una miriade di fiorellini che fioriscono a primavera inoltrata, emanando nell’aria un lieve profumo. 
A essere utilizzati per le loro proprietà terapeutiche, tuttavia, non sono i fiori bensì le radici della valeriana, che presentano un’alta concentrazione di acido valerianico e malico, tannini e borneolo, principi attivi preziosissimi per il benessere dell’organismo. La proprietà principale della valeriana è quella sedativa: quest’erba, infatti, svolge un’azione calmante profonda molto efficace su chi soffre di disturbi come ansia, insonnia e agitazione generalizzata.
La tintura madre di valeriana ha diversi usi, tutti comunque riconducibili a disturbi dell’umore. Come accennato sopra, infatti, questa pianta erbacea ha uno straordinario potere calmante paragonabile in tutto e per tutto a quello di un blando sedativo. La sua efficacia è maggiore su soggetti le cui patologie non sono mai state trattate con tranquillanti o farmaci antidepressivi come gli SRRI, tuttavia la valeriana può essere utile anche per limitare gli effetti collaterali dati dallo scalaggio di questi farmaci. 
L’uso della tintura madre di valeriana è consigliato a tutti coloro i quali soffrono di crisi d’ansia o di ansia costante e generalizzata, a chi attraversa un periodo particolarmente stressante, pieno di tensioni, a chi non riesce a rilassarsi perché in attesa di un impegno importante
Presa prima di andare a letto, inoltre, la valeriana favorisce il sonno e diminuisce il rischio di insonnia e incubi, di risvegli frequenti o anticipato. La tintura madre di valeriana, che presenta invariati i principi attivi curativi delle radici, aiuta gli iperattivi a godersi il meritato riposo e a controllare i frequenti sbalzi di umore dovuti a ipereccitabilità e stati ansiosi. 
È dimostrata l’azione della valeriana anche sugli effetti secondari di tali sindromi ansiose, fenomeni non da poco come palpitazioni, tachicardia, spasmi muscolari e gastrite, che in genere amplificano ulteriormente l’ansia. La tintura madre di valeriana può infine essere assunta con risultati apprezzabili dalle donne che soffrono di sindrome premestruale, per attenuare i sintomi che accompagnano l’arrivo del ciclo, o dalle donne in menopausa, per contrastare l’insorgere di malinconia, ansia e umore depresso. 

Uso della tintura madre di valeriana 
Prima di iniziare un trattamento con tintura madre di valeriana è opportuno consultare il proprio medico di fiducia e l’erborista, che potrà consigliarci adeguatamente circa il quantitativo da assumere e la durata del trattamento. In generale per curare gli stati ansiosi si usano dalle venti alle trenta gocce di tintura madre di valeriana da prendere fino a un massimo di tre volte al giorno, preferibilmente allo stesso orario, magari prima dei pasti principali (non dopo). È opportuno assumere l’ultima dose prima di andare a letto, così da contrastare l’insonnia, e la prima a mattinata inoltrata, così da non causare eccessiva sonnolenza. 
È opportuno rispettare le dosi consigliate, arrivando a un massimo di cinquanta gocce, oppure, qualora si soffra di una forte insonnia, assumere sessanta gocce una sola volta al giorno, mezz’ora prima di andare a letto. 

Effetti e controindicazioni della valeriana

La valeriana ha un affetto calmante che aiuta a controllare l’ansia, favorisce il rilassamento e riduce l’iperattività mentale tipica degli ansiosi
È importante tuttavia sottolineare che essa cura disturbi legati allo stress e non a vere e proprie patologie psichiatriche che invece vanno trattate con un percorso psicologico e farmacologico. Poiché la tensione eccessiva si accumula scaricandosi anche sui muscoli, non di rado le persone ansiose soffrono di crampi e dolori muscolari più o meno intensi: la valeriana interviene su questi lenendo il dolore e facilitandone la sopportazione. 

Contrastando lo stress alla radice, inoltre, anche questi problemi si attenuano e vanno via via scomparendo. L’assunzione di valeriana non comporta veri e propri effetti collaterali, tuttavia è opportuno usare alcune precauzioni. La valeriana, infatti, abbassa lievemente la soglia d’attenzione e può interferire con la concentrazione, perciò con un uso continuativo è possibile sentirsi un po’ sonnolenti durante il giorno, oppure svogliati sul lavoro: in questo caso potrebbe essere opportuno diminuire le dosi.

 

 

 

 

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