martedì 23 luglio 2013

Passiflora, tintura madre (Famiglia delle Passifloraceae)


La passiflora è indicata per alleviare tutti quei disturbi da stress che minano la qualità della vita, rovinando le giornate – e le nottate – di persone sottoposte a ritmi frenetici che non sono in grado di reggere. 
Poiché per curare ansia, agitazione e nervosismo occorre non solo intervenire sui meccanismi che li determinano, ma anche riposare bene durante la notte per affrontare nel modo migliore gli impegni del giorno, la prima azione della passiflora è proprio quella di agevolare il riposo notturno: presa in maniera costante almeno mezz’ora prima di coricarsi, la passiflora rende il sonno più profondo e duraturo, posticipando il risveglio in quei soggetti la cui insonnia si caratterizza proprio per un precoce risveglio mattutino
Sono proprio le gocce di tintura madre il preparato che ben si presta allo scopo, essendo facile da assumere ma anche da dosare a seconda dell’esigenza. 
Può infatti essere usato sia come rimedio d’urto, da prendere all’occorrenza in situazioni di particolare angoscia e disagio, quando si devono affrontare prove importanti cui ci si sente impreparati (un esame, un incontro, una discussione con il proprio capo, un dibattito in pubblico), sia come rimedio preventivo che aiuti ad affrontare con maggiore serenità un periodo particolarmente critico della vita. 

Dell’uso della passiflora beneficiano inoltre tutte le persone troppo emotive, che magari desiderano affrontare con maggiore serenità la vita di ogni giorno, e chi soffre di disturbi psicosomatici legati appunto alla somatizzazione di ansia e stress, ossia mal di testa, gastrite, asma e nausea. Questa pianta è infine considerata anche un blando antidepressivo, poiché aiuta chi sta soffrendo, chi è angosciato o preoccupato a ritrovare un po’ di serenità e soprattutto le forse per andare avanti. 

Generalmente la passiflora si trova in erboristeria in flaconi di tintura madre da cinquanta millilitri, tutti dotati di un comodo contagocce. Le gocce vanno assunte diluite in acqua – ciò serve anche per stemperare l’alcol contenuto nel preparato – in una quantità che può variare dalle venti alle cinquanta gocce al giorno, assunte in un’unica soluzione oppure due volte al giorno, nel pomeriggio e la sera prima di coricarsi. 
La passiflora viene spesso associata ad altre erbe dall’effetto simile (tiglio, melissa, valeriana, ecc.), le quali ne amplificano e ne rafforzano l'azione.

 

 

 

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