martedì 23 luglio 2013

Melissa, tintura madre (Famiglia delle Lamiaceae)


In omeopatia, fitoterapia e soprattutto erboristeria la melissa è facilmente reperibile sia in gocce di tintura madre che in estratto secco o liquido, tisane oppure compresse e capsule; soprattutto per quanto riguarda le compresse e le tisane, la melissa spesso non è presente da sola ma assieme ad altre erbe dagli effetti simili (camomilla, valeriana, passiflora, tiglio), le quali amplificano e rafforzano i benefici apportati. 

La tintura madre di melissa è usata per alleviare una serie di patologie gastrointestinali non gravissime ma debilitanti come aerofagie, gastralgie, dispepsie e diversi tipi di infezioni che possono colpire l’intestino
Questo perché la melissa è un’erba dall’alto potenziale purificante, in grado di lenire ed eliminare le scorie senza gli importanti effetti collaterali dei farmaci. Tuttavia la melissa viene usata principalmente per via del notevole effetto calmante esercitato sul sistema nervoso centrale
Ciò la rende adatta a combattere tutti quei disturbi che hanno a che fare con lo stress: stati ansiosi, tensione, angoscia, attacchi di rabbia, irritabilità e insonnia. Assunta prima di coricarsi, infatti, la melissa favorisce un riposo sereno e in generale aiuta a ridimensionare in maniera importante tutti gli stati di ipereccitabilità e agitazione connessi a una sovra stimolazione del sistema nervoso, messo a dura prova dai ritmi frenetici della via moderna. 
La tintura madre di melissa è inoltre efficace nei casi di dispepsie biliari e in tutti quei disturbi gastrici che potrebbero avere un’origine nervosa (gastrite, nausea, conati di vomito), poiché agisce sull’eccessiva secrezione di succhi gastrici, moderandola.

Come tutte le tinture madri a base di erbe, la melissa va somministrata in maniera costante ma intelligente, facendo ben attenzione a non superare le dosi indicate. 
Se usata correttamente non presenta alcun tipo di effetto collaterale, e anzi si presta bene a essere usata in combinazione con altre erbe o anche con medicinali, con la cui azione non interferisce in alcun modo
Disponibile in flaconcini dotati di un comodo contagocce, la tintura madre di melissa va assunta generalmente nella quantità di massimo trenta gocce, da prendere in una sola soluzione, diluite in acqua, oppure in sue o tre assunzione, l’ultima delle quali deve avvenire prima di coricarsi. Non si dovrebbero mai superare le cinquanta gocce al giorno, ed è consigliabile, qualora la si assuma di sera per trovare rimedio all’insonnia, prendere la tintura madre almeno mezz’ora prima di coricarsi, così da lasciarle il tempo di agire.

Oltre alla più sfruttata proprietà calmante e lenitiva, la melissa presenta anche riconosciute proprietà antispasmodiche, antistaminiche, antivirali e antibatteriche. È in grado di impedire il vomito, di purificare l’apparato gastrointestinale, combattere le forme più blande di allergia e prevenire l’insorgere di infezioni batteriche. 

Affinché la tintura madre di melissa esplichi appieno le sue proprietà curative, è tuttavia necessario assumerla con costanza per diverse settimane fino a un massimo di due mesi; è opportuno chiedere consiglio al proprio erborista, il quale valuterà caso per caso. 

Può essere assunta sia in maniera preventiva, in periodi di particolare stress o insonnia, sia come rimedio d’urgenza da assumere all’occorrenza: in questo senso è l’ideale per i dolori mestruali, gli spasmi intestinali improvvisi e tutte le patologie riconducibili al colon irritabile.

Non da ultima, è importante ricordare anche la blanda azione antidepressiva della melissa, che gli arabi già secoli fa adoperavano come rimedio contro la “malinconia”. Infine, il gradevole odore di limone della melissa – che nei secoli ha fatto sì che venisse denominata anche “Cedronella” – ne rende gradevole l’uso anche sotto forma di tisana, che può essere addolcita mediante l’aggiunta di un cucchiaino di miele o di zucchero di canna.

 

 

 

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