Il
SIgA ( Secretory Immunoglobulin A), del quale sta emergendo sempre di più
l’importanza per un buon funzionamento del sistema immunitario, viene ancora
raramente misurato; si misura in genere solo l’IgA, la cui importanza è ben
nota, ma può benissimo accadere che la misurazione dell’IgA dia valori normali
mentre quella del SIgA risulta bassa. E’ importante misurare anche il SIgA
perché se risulta carente (la sua concentrazione tende a diminuire con l’età)
vi sono varie possibili misure per potenziarlo, con effetto positivo sia per
allergie ed intolleranze alimentari che per infiammazioni e suscettibilità alle
infezioni.
Il
SIgA è l’immunoglobulina principale che si trova nel muco, nella saliva,
lacrime, fluido vaginale e nelle secrezioni delle pareti intestinali e
polmonari. E’ resistente alla
degradazione da parte di enzimi vari ed è la nostra prima linea di difesa e
protezione contro microbi, candida ed agenti patogeni e tossici vari. Le
cellule intestinali producono circa 2-3 grammi di SIgA al giorno; la produzione
raggiunge il vertice durante l’infanzia e comincia a declinare dopo i 60 anni.
Molti
pensano che la parete mucosa si trovi solo nel naso e seni nasali, ma in realtà
la mucosa con la superficie di gran lunga più estesa si trova nell’intestino,
dove costituisce la nostra prima linea di difesa contro batteri, funghi, virus,
tossine varie, e contro proteine alimentari che, superando questo rivestimento
e penetrando nel sangue, provocherebbero reazioni di allergie ed intolleranze
alimentari. In termini semplici: gli anticorpi SIgA si “appiccicano” a
microrganismi, proteine alimentari e carcinogeni , li intrappolano nel muco ed
impediscono loro di andare altrove; questi invasori vengono invece “scortati”
fuori dall’organismo con le feci.
Molte
persone hanno dei livelli di SIgA carenti, e ciò le rende più vulnerabili verso
allergie, intolleranze alimentari, eczemi ed infezioni. Constato spesso che le persone che non
riescono a sbarazzarsi della candida hanno livelli di SIgA bassi, come pure le persone
che soffrono di morbo di Crohn colite ulcerativa, morbo celiaco, autismo, asma,
infezioni croniche e ricorrenti del tratto respiratorio e varie malattie
autoimmuni.
Se
i livelli bassi di SIgA si prolungano per molto tempo allora anche le ghiandole
surrenali, che cercano di mettere riparo al danno provocato da questa carenza,
si stancano ed indeboliscono e quindi spesso i test dimostrano sia bassi
livelli di SIgA che scarsa funzionalità delle surrenali.
Il
livello di SIgA può essere misurato con un test fatto con un campione di saliva
o feci.
Se
i risultati sono più alti del normale ciò indica che vi è qualche infezione o
infiammazione in corso nell’organismo, che sta cercando di combattere questo
problema aumentando la produzione di SIgA.
Se
invece i valori del SIgA sono più bassi del normale è bene cercare di farli
aumentare, e per fortuna vi sono vari modi per farlo. I modi più efficaci
variano da persona a persona, ma sono basati in genere su vari tipi di
probiotici, sul beta glucano ed altre sostanze.
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