martedì 27 agosto 2013

Brain-gut axis, ossia la teoria dei 2 cervelli



Fin dall'antichità si afferma che l’intestino è la sede secondaria delle emozioni e principale dell'inconscio; ma per poter avere queste funzioni, occorre che la pancia abbia un "cervello" che possa elaborare i dati autonomamente da quello superiore, recenti scoperte (studi di neurogastroenterologia) hanno confermato che il cervello enterico esiste, e che esso funziona autonomamente da quello superiore.
L’intestino metabolizza emozioni e invia messaggi al “cervello principale”, quello "di sopra". Stress e ansia ne alterano il funzionamento, ma è vero anche il contrario: i disordini intestinali possono provocare variazioni dell’umore.
Il sistema cerebrale più antico, che è responsabile delle pulsioni, è strettamente correlato ad un "secondo"  sistema nervoso “addominale” (GUT), formato dall’insieme di nervi che percorrono la parete del canale alimentare e la mucosa intestinale allo scopo di  controllare le funzionalità digestive e di assorbimento del cibo. 
I “due cervelli” sono connessi da una ricca rete di fibre nervose (GUT-BRAIN AXIS) e comunicano interattivamente. 
Questa rete neuronica complessa, che è un vero e proprio cervello autonomo, è il più antico cervello legato alla sopravvivenza dell'animale e dell'uomo, nella ricerca del cibo per vivere, che si è specializzato nel corso dei millenni indipendentemente da quello di sopra, seguendo un’evoluzione parallela ma separata, pur mantenendo una posizione di aiuto e/o di contrasto (a livello inconscio) per il cervello di sopra, luogo che manifesta la coscienza dell'essere stesso.

I due cervelli, il cranico e l'enterico sono connessi dal nervo vago.
Il cervello enterico produce sostanze psico-attive che influenzano direttamente gli stati d’animo, come la serotonina, la dopamina, sostanze oppiacee e antidolorifiche.

Al cervello addominale sono affidate le decisioni viscerali, cioè spontanee e inconsapevoli, infatti l’inconscio risiede qui; l’encefalo assorbe le emozioni dagli organi di senso dall’esterno come, irritazione, stress e rabbia, trasmettendole, successivamente, al secondo “cervello” e viceversa, che sviluppa sensazioni e che può creare, se necessario, le patologie psicosomatiche o bioenergetiche che colpiscono lo stomaco e l’intestino.
Se la serotonina viene ad essere troppa, lo stato di eccitazione prevale e si producono scariche di feci acquose (diarrea), perché la peristalsi troppo veloce impedisce la disidratazione delle feci. Se vi è una scarsa produzione di serotonina, la stitichezza compare, le feci divengono dure perché stazionano troppo nell'intestino crasso (colon) e si disidratano per l'assorbimento dei liquidi in esso contenuti.
Nei due casi vi è un meccanismo di regolazione automatica, quando l'organismo è in salute e/o in stato emotivo normalmente accettabile; quando questi due casi sono alterati (salute e/o emozioni forti), immediatamente variano, di poco o molto, le fasi del controllo e regolazione della serotonina e quindi si apre una o l'altra direzione di funzioni di "trattenimento" o di "eliminazione" cogestite dai due cervelli (centrale ed intestinale; alle volte le due fasi compaiono alternativamente per certi periodi di tempo che possono durare anche anni.
Quando siamo sottoposti ad una forte emozione (paura) corriamo subito al gabinetto per eliminare le feci o l'urina, perché i sensori nervosi intestinali e quelli attorno alla vescica sono investiti di determinati stimoli di eliminazione.
Altro fatto utile alla comprensione di questi meccanismi è che per esempio durante il sonno, quando non vi sono stimoli esterni per i due cervelli, molto spesso chi ha problemi digestivi soffre di insonnia e/o ha incubi notturni. 

Con tutta probabilità la sindrome del colon irritabile è dovuta ad una irregolare comunicazione fra il cervello di sotto e quello di sopra e/o viceversa; in questo caso la quantità di impulsi nervosi è a favore del cervello enterico, perché vi si sommano gli impulsi derivanti dall'inconscio che "vive" nel DNA contenuto nelle cellule neuroniche che vi sono nel cervello di sotto, il quale invia i propri segnali anche all'encefalo superiore, nel sistema limbico cerebrale, area deputata ad interpretare ed elaborare  i segnali delle sensazioni emotive, ricevute anche dal cervello inferiore; quando questi segnali superano certi livelli, come spesso capita nei depressi e/o negli ansiosi, l'intestino si muove automaticamente in una delle due direzioni sopra citate (stitichezza/diarrea) e lo stress è indicato alla variazione di questo livello. Recentemente, nei pazienti affetti da IBS, è stata dimostrata la presenza di micro focolai infiammatori nello spessore della mucosa intestinale. Questa osservazione metterebbe in discussione le basi della IBS, considerata sino ad oggi una patologia ad eziopatogenesi non organica.

Il 65-70% delle funzioni del nostro sistema immunitario risiede nell'intestino nella mucosa e/o sotto di essa. Quasi la metà delle feci sono composte da batteri; ciò significa che circa 100 mila miliardi di microrganismi della colonia intestinale  è in continuo e costante rinnovamento, sempre che l'alimentazione sia salubre ed adatta al singolo essere e questi non utilizzino vaccini, farmaci (specie antibiotici) che inevitabilmente distruggono questa sacra flora batterica fondamentalmente indispensabile alla vita sana.

La presenza di una flora autoctona ben ordinata rappresenta il benessere, la perdita di certe parti di essa e/o la mutazioni di parti di essa, fa la differenza fra salute e malattia.
Quando viene impedito il normale sviluppo della flora batterica la mucosa intestinale diviene infiammata e tumefatta, generando qualsiasi tipo di malattie….. fino alla morte, per la produzione di tossine e parassiti, funghi patogeni, che circolando attraverso il sangue nell'organismo intero alterando le funzioni cellulari, tissutali, organiche e sistemiche fino a produrre dolore, sofferenza e morte se non si interviene velocemente e bene, per riordinare il tutto iniziando proprio dall'intestino.








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