“Può l’ansia provocare tutto questo?” è
una domanda ricorre nella mente di chi, soffrendo di disturbi legati
all’ansia, è colpito anche da sintomi fisici che fatica a ricondurre a
cause psicologiche, anche quando gli accertamenti medici eseguiti lo
suggeriscono.
I
principali Disturbi d’Ansia
(Disturbo da Attacchi di Panico con o senza Agorafobia. Fobia Semplice e Fobia Sociale, Disturbo Ossessivo-Compulsivo, Disturbo Post Traumatico da Stress e Disturbo Acuto da Stress,
Disturbo d’Ansia Generalizzato) non coinvolgono solamente gli
aspetti mentali, ma anche il funzionamento del corpo e portano al conseguente
sviluppo di disturbi somatici che fanno parte del
quadro ansioso anche quando appaiono intensi e persistenti.
Specialmente in questi casi chi ne soffre fatica a credere che tali disturbi possano realmente dipendere dalla propria psiche e non da qualche patologia organica, e può reagire in diverse maniere.
Alcuni concentrano l’attenzione sui sintomi fisici
dell’ansia finché le preoccupazioni ipocondriache divengono il “focus” del
disturbo, altri continuano ad essere colpiti da sintomi sia corporei sia
psichici senza che i disturbi fisici siano l’ostacolo maggiore al recupero del benessere (rappresentando tuttavia un importante
elemento di disturbo della serenità del soggetto), mentre in altri casi ancora
il Disturbo d’Ansia si esprime da subito o in un secondo momento unicamente sul
piano somatico, ad es. con attacchi di panico che coinvolgono contemporaneamente
diversi distretti corporei.
In molti di questi casi il sintomo somatico provocato dall’ansia non è riconosciuto subito come tale e si osserva il ricorso frequente (ed eccessivo) a farmaci palliativi e/o una ricerca spasmodica di immaginarie cause organiche, che si concretizza in lunghe trafile di visite ed esami medici anche ripetuti più volte nel tempo.
E’ indubbiamente necessaria una valutazione medica dei singoli casi per evitare di scambiare per sintomo d’ansia un disturbo corporeo di altro tipo, ma quando il responso medico è negativo, e indica che la causa del disturbo è psicologica, alcune persone si sottopongono ugualmente ad ulteriori accertamenti che portano a perdere tempo prezioso e allontanano il momento in cui inizieranno il trattamento psicologico dell’ansia.
Il malessere fisico dell’ansioso
Vediamo quali sono i sintomi somatici dei Disturbi
d’Ansia, presenti con intensità e frequenza differente da caso a caso:
1. Sintomi cardiovascolari: tachicardia, palpitazioni, extrasistolia, aritmia,
dolore o fastidio al petto, ipertensione o cali di pressione, svenimento
2. Sintomi respiratori: dispnea, sensazione di soffocamento, sensazione di
nodo alla gola, asma (peggiora se già presente)
3. Sintomi gastrointestinali: nausea, gastrite, reflusso gastroesofageo, diarrea,
sindrome del colon irritabile
4. Sintomi neuromuscolari: sensazione di sbandamento (gambe traballanti),
tremore, rigidità, parestesie (sensazione di torpore e formicolio),
contratture, tensione muscolare, debolezza e affaticabilità
5. Sintomi neurologici: vertigini, sensazione di “testa vuota” o leggera,
sensazione di sbandamento, tremore,) e vampate di calore
6. Sintomi dermatologici: orticaria, rossore o pallore del volto, iperidrosi
(eccessiva sudorazione)
7. Sintomi urinari: impulso improvviso ad urinare, aumento della
frequenza dell’orinazione (pollachiuria).
Per completezza ricordo che sintomi psichici
dell’ansia comprendono: sensazione di minaccia e pericolo, pensieri ossessivi,
irrequietezza, irritabilità, iperattività, disturbi dell’attenzione e della
concentrazione, insonnia con difficoltà ad addormentarsi e/o a mantenere il
sonno senza svegliarsi.
Questo elenco non è esaustivo perché in realtà la manifestazione
corporea dell’ansia è multiforme e varia da individuo a individuo e uno stato
di ansia costante espone al rischio di insorgenza
o peggioramento di molte patologie psicosomatiche (come l’asma
e l’ulcera duodenale).
Alcuni sintomi fra quelli sopra elencati sono tipici
dell’Attacco di Panico (es: tachicardia, dispnea, capogiri, iperidrosi,
nausea), mentre altri possono essere presenti per lungo tempo anche nei momenti
in cui la persona non si sente “agitata” (fase acuta).
Quando l’ansia è una condizione costante e pervasiva l’organismo
vive uno stress intenso che provoca modificazioni alla sua fisiologia, ad es. con l’aumento dell’attività
del sistema nervoso autonomo (simpatico) e della secrezione di ormoni come il cortisolo
e l’adrenalina che influiscono fra l’altro sul battito
cardiaco (frequenza e gittata), sulla pressione sanguigna e sul funzionamento
del sistema immunitario.
Come detto sopra, questi sintomi compaiono in
differenti combinazioni nei singoli casi, ma ciò che accomuna i sintomi
somatici è spesso la loro persistenza e anche intensità, che motiva la persona
che ne soffre a dubitare che si possa trattare “solo” di ansia.
A volte infatti si sottovaluta l’importanza e anche la drammaticità dei disturbi psicologici più comuni, e si tende di conseguenza a pensare che non possano arrecare danni o fastidi non sopportabili o non superabili con la semplice “forza di volontà”.
Questo pensiero tuttavia non corrisponde alla realtà,
dal momento che corpo e mente sono profondamente interconnessi e il disagio che una persona vive si può esprimere
intensamente su entrambi piani.
Cosa fare se le analisi mediche sono negative?
Il consiglio alle persone che si chiedono "può la
sola ansia farmi stare così male?” non può che essere questo: fidatevi
del vostro medico e degli eventuali accertamenti effettuati.
Evitate
un utilizzo improprio ed eccessivo di farmaci che attenuano solamente i sintomi e soprattutto di
psicofarmaci ansiolitici che non vi siano stati prescritti da un medico, e in
questo caso rispettate le sue indicazioni per evitare fenomeni di dipendenza e
di tolleranza.
Se il responso medico non indica alcuna patologia
organica che sia causa dei vostri sintomi non lasciate passare troppo
tempo, perché rischiereste solo di veder cronicizzare o peggiorare i vostri
disturbi: affidatevi ad uno psicologo per chiedere una
valutazione della vostra situazione e parlate con lui di quale tipo di trattamento
può essere indicato nel vostro singolo caso.
L’ansia si può combattere e vincere, ma questo è
possibile solo se si sa (e si vuole) riconoscerla e se non si lascia che
trascorra troppo tempo prima di cercare un soluzione adeguata ed efficace al problema.
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