Azione
antinfiammatoria – antidolorifica – antiallergica
Il ribes nigrum è da molti considerata una pianta “cortison-like”, cioè una pianta con proprietà ed attività cortisono-simili.
Tale
proprietà è legata alla capacità di alcune sostanze in esso contenute di
stimolare la corteccia surrenalica a produrre steroidi, con l’evidente
vantaggio di avere tutti gli effetti che un surplus cortisonico può dare,
evitando al contempo gli effetti collaterali (potenziale ulcerogenicità) che un
cortisone di sintesi può invece arrecare; tutto confermato anche in
sperimentazioni durante le quali la somministrazione dell’estratto idroalcolico
di foglie di ribes è stata effettuata in alte dosi in trattamenti cronici.
Si
ottiene quindi in tal modo, prima di tutto una spiccata capacità antinfiammatoria, confermata anch’essa più volte
sperimentalmente, e dovuta principalmente alle già citate prodelfinidine
(proantocianidine) le quali sono dotate di azione capillaroprotettiva ed
antiedemigena. A queste ultime vanno aggiunti i flavonoidi (ed in particolare rutina,
quercetina, miricetina, altre fondamentali sostanze dalle spiccate capacità
antinfiammatorie possedute dal ribes nero; capacità che nel caso dei flavonoidi
in questione, vanno di pari passo con quelle analgesiche da questi ultimi
ugualmente dimostrate sperimentalmente. Riguardo a quest’ultima proprietà essa
è probabilmente dovuta all’inibizione della biosintesi di prostaglandine.
Alla
luce della ben nota capacità di ridurre esclusivamente la biosintesi di IgE
(immunoglobuline che aumentano nei casi di allergia), e del suo impiego da
decenni nella risoluzione di diverse sindromi allergiche, per ciò che si è
detto finora riguardo anche alle se proprietà cortisono-simili, risulta di
immediata comprensione perché contro le allergie il ribes nero risulta da
sempre tra i rimedi fitoterapici di elezione, e perché spesso l’utilizzo di
Ribes nigrum viene consigliato a supporto e per la risoluzione dei dolori articolari nelle loro
manifestazioni meno gravi ed invalidanti.
Azione
antiradicalica (“antinvecchiamento”)
Per molti non sarà una novità, ma è bene ricordare che il ribes sia come frutto che in particolare nella forma di estratto delle foglie e nelle gemme, nasconde importanti capacità antiradicaliche (conferitele dai flavonoidi, dalle antocianidine e dalle vitamine antiossidanti), che consentono di impedire l’attacco di queste molecole nocive alle nostre membrane cellulari preservandole “dall’invecchiamento precoce”. Queste fungono da veri e propri “spazzini” dei radicali liberi circolanti nel nostro organismo, abbassando la loro concentrazione nel nostro organismo, con comprensibili benefici per il nostro stato di benessere generale. A proposito delle antocianidine, quelle specificamente contenute nei ribes, da una ricerca che ha testato l’attività antiradicali liberi di nove diversi estratti da “frutti a bacche”, si sono dimostrate le seconde più efficaci confermando ancora una volta l’attitudine “antiscorie” di questo frutto. Un altro studio clinico ha inoltre provato, che diminuendo la secrezione di citochine infiammatorie derivata da un prolungato esercizio fisico, il ribes nigrum è capace di ridurre lo stress ossidativo da prolungata attività motoria. Non trascurabile è infine l’apporto dato dall’elevatissimo contenuto in Vitamina C, da molti considerato l’antiossidante naturale per eccellenza.
Azione neuro
protettiva e vasoprotettrice
Direttamente collegata alla precedente azione è poi quella “antisenescente”, principalmente dal punto di vista neurologico, la quale è stata rivelata negli ultimi anni grazie a specifiche sperimentazioni nelle quali è stata testata l’azione di questa pianta. Si è così evidenziato che estratti fenolici di ribes nero consentono un efficace effetto neuro protettivo dallo stress ossidativo indotto, in colture di cellule umane. Altri studi suggeriscono che l’isoramnetina ha effetti neuro protettivi, e la miricetina sembra inibisca la formazione e crescita delle fibrille di proteina beta-amiloide.
Studi
preliminari condotti dall’ Horticulture and Food Research Institute in Nuova
Zelanda qualche anno fa (ed ora in fase di ulteriore approfondimento), hanno
dimostrato che i polifenoli e le antocianine contenute in questo “frutto
pluriterapico” influenzano l’espressione genica legata alla memoria ed
all’apprendimento in tarda età, svolgendo in tal modo un’azione protettiva
contro l’Alzheimer.
Sia la quercetina che la isoramnetina inoltre, riducendo la pressione sanguigna migliorano l’attività circolatoria, innescando una potenziale funzione protettiva contro lo sviluppo di fenomeni di demenza a connotazione vascolare. In tale attività protettiva, è da dire comunque, che è sicuramente coinvolto l’intero fitocomplesso che caratterizza il ribes nero, in quanto questo si è mostrato anche capace di inibire le lipoproteine a bassa densità (colesterolo LDL), così come di ridurre le malattie cardiovascolari.
Azione ipotensiva e
diuretica
Come
già accennato, le foglie di ribes nero essiccate e preparate come decotto,
vengono utilizzate da sempre come diuretico
con buoni risultati. Tali risultati risultano oggi suffragati anche da dati
sperimentali certi che pongono l’estratto fluido delle foglie di questa pianta
(siano essi in soluzione alcolica, idroalcolica o di macerato) come
paragonabile per efficacia diuretica, ad uno dei farmaci di elezione quali il
furosemide (molecola attiva del Lasix). A questo pare contribuisca anche l’elevato
rapporto sodio/potassio rilevato sperimentalmente sia nelle semplici foglie che
nei decotti di quest’ultime. Se a tale riduzione dei liquidi circolanti
aggiungiamo il qui precedentemente citato effetto congiunto di quercetina ed
isoramnetina, ecco motivata anche l’azione ipotensiva, anch’essa sperimentalmente
accertata.Uno studio condotto seppur su un piccolo campione di pazienti ha
inoltre dimostrato che innalzando il pH dell’urina, l’utilizzo del ribes
incrementa l’eliminazione di acido ossalico e citrico con evidenti effetti
benefici sull’urolitiasi (calcoli urinari).
Azione antibiotica ed
antivirale
Anche in quest’ambito di proprietà la fanno da padrone per efficacia le antocianine, le quali oltre alle sopracitate proprietà si sono dimostrate efficaci anche come sostanze ad azione antimicrobica con un discreto spettro d’azione (attive contro Acinetobacter, Escherichia, Pseudomonas, Staphylococcus ,nonchè antivirale, in particolare per ciò che riguarda il virus influenzale e l’herpes virus).
Anche
per prevenire e/o rallentare la progressione delle infezioni a carico del
tratto urinario si sono rivelate utilissime ancora le antocianine, ed anche se
i più studiati a tal proposito sono i mirtilli anche il ribes dato l’elevato
contenuto di queste sostanze si è mostrato molto efficace allo scopo.
Importante
risulta anche l’azione antimicotica
conferita dal flavonoide sacuranetina presente in particolare nelle foglie.
Azione antitumorale
Prendiamo l’indicazione senza facili entusiasmi o clamori eccessivi, ma affidandole il giusto peso che un supporto sperimentale accertato può garantire. Ebbene, tenendo presente che in questa pianta il contenuto in resveratrolo è elevato, non è difficile comprendere perché vengano assegnate al Ribes nigrum anche delle proprietà antineoplastiche, principalmente legate alla capacità di questa sostanza di inibire l’insorgenza, la promozione e la progressione di alcuni tipi cancro. In particolare si è verificata sperimentalmente una accertata efficacia da parte degli antiossidanti naturali contenuti nel ribes per alcune linee cellulari del cancro del colon, per il melanoma, e per le cellule del carcinoma mammario con riscontri direttamente proporzionali alle concentrazioni di sostanza presente. L’estratto di ribes confrontato in laboratorio con altri tredici differenti succhi, estratti da altri frutti a bacca dalle caratteristiche simili ha dimostrato il secondo miglior effetto inibitorio sulla crescita cellulare di diverse linee cellulari tumorali.
Infine
ottimi riscontri si sono ottenuti anche in seguito a recentissime
sperimentazioni sull’efficacia delle antocianine contro i tumori epatici.
Risultati che visto l’elevato contenuto di queste ultime generalmente in tutte
le bacche, ma ancor più nel ribes nero dove in media si arriva ai 250 mg in
100gr. di frutto fresco, collocano questo frutto tra i nostri migliori alleati
naturali per la prevenzione ed il supporto terapeutico verso le manifestazioni
tumorali. Ed a tal proposito negli ultimi anni, l’intero mondo scientifico
internazionale (non solo esclusivamente quello relativo alla “medicina
naturale”), sta interessandosi sempre più a questo aspetto terapeutico
non ancora completamente esplorato nei suoi aspetti più sorprendenti, al fine
di ottenere impieghi sempre più mirati ed efficaci nella risoluzione e
prevenzione dell’insorgenza delle manifestazioni tumorali.
Quantità terapeutiche
efficaci consigliate
Riguardo
alla formulazione da utilizzare la forma galenica del "Macerato Glicerico" per via della facilità di
assunzione nonché della diluizione dei principi attivi (che riducono i già di
per se minimi effetti collaterali), è quella preferita per l’utilizzo
terapeutico.
Per
la somministrazione mirata alla risoluzione di affezioni allergiche e/o come antinfiammatorio, abitualmente si
opera o in assunzione unica di 50/100 gocce di macerato glicerico 1 DH la
mattina al risveglio, o in alternativa con assunzioni giornaliere di 30/50
gocce due volte al giorno alle 8 ed alle 15.
Per la risoluzione
dei dolori articolari e per un buon effetto diuretico si consiglia anche
l’utilizzo dell’estratto secco titolato (0,54 % minimo di flavonoidi totali)
in capsule o in altra formulazione, pari a 169 mg. da 1 a 3 volte al giorno, o
una tazza di infuso o di the da assumere 3 volte al giorno.