Il
sole è fonte di gioia e benessere. La sua luce e il suo calore consentono la
vita sulla Terra.
Ma il sole può anche provocare danni: i suoi raggi UV mettono
in pericolo la nostra salute.
Il calore emanato dal sole lo possiamo sentire, i suoi raggi visibili (luce) li possiamo vedere,
ma proprio i pericolosi raggi ultravioletti non li possiamo né sentire né vedere. Oggi li possiamo però misurare!
Il calore emanato dal sole lo possiamo sentire, i suoi raggi visibili (luce) li possiamo vedere,
ma proprio i pericolosi raggi ultravioletti non li possiamo né sentire né vedere. Oggi li possiamo però misurare!
Le
radiazioni solari sono costituite da diversi tipi di radiazioni: raggi
infrarossi o termici, raggi visibili e raggi ultravioletti (UV).
Rappresentazione dell'indice UV
L’indice
UV viene rappresentato con una cifra e un pittogramma. La cifra
indica il valore dell’indice UV, ossia l’intensità della radiazione UV. Il
pittogramma a destra del numero illustra il comportamento da adottare in
presenza di questo valore. Più alto è l’indice UV, maggiore dovrà essere
la protezione.
L’effetto
dannoso della radiazione UV non dipende soltanto dalla dose ricevuta, ma anche
dalla sensibilità dei vari individui. La cute umana viene classificata
in quattro gruppi sulla base della sua capacità di abbronzarsi.
Questa classificazione è presentata nella tabella sottostante, che fornisce
anche la dose approssimativa (in J/m2) necessaria a provocare l’arrossamento
della cute (1 MED). Quindi 1 MED varia al variare dei tipi di cute.
Tipo di Cute
|
Si Abbronza
|
Si scotta
|
Capelli
|
Occhi
|
1Med (J/m2)
|
I
II
III
IV
|
Mai
Talvolta
Sempre
Sempre
|
Sempre
Talvolta
Raramente
Mai
|
Rossi
Biondi
Castani
Neri
|
Blue
Blue/verdi
Marroni
Marroni
|
200
250
350
450
|
Tempo di esposizione consigliato
E’ il tempo massimo di esposizione al sole senza subire scottature, non avendo adottato alcuna precauzione. Tale tempo può essere calcolato per ciascun tipo di cute sulla base dell’Indice UV e del valore di 1 MED per ogni tipo di cute. Ad esempio, nella Figura sottostante sono rappresentati i tempi di esposizione consigliati per differenti valori di Indice UV e MED secondo la definizione DIN-5050 . E’ importante sottolineare come il valore di 1 MED non sia un valore preciso per ciascun tipo di cute. Studi dermatologici hanno evidenziato come per uno stesso tipo di cute il valore di 1 MED possa variare considerevolmente a seconda della sensibilità individuale. Per descrivere ulteriormente questo fenomeno sarebbero necessari dettagliati studi sulla fotosensibilità delle popolazioni europee.
Tempo
di esposizione in minuti senza subire scottature per cute di tipo I,II,III,IV
calcolati in condizione di cielo sereno
Nella
tabella sottostante riportiamo, per ogni tipo di pelle, i tempi di esposizione
massimi al sole e le precauzioni consigliate per evitare danni alla salute.
Indice UV
|
Esposizione consigliata
|
||||
Bambini e pelle di tipo I
|
pelle di tipo II
|
pelle di tipo III
|
pelle di tipo IV
|
||
>
9
|
Estremo
|
meno
di 15 min.
|
meno
di 20 min.
|
meno
di 30 min.
|
meno
di 40 min.
|
7-9
|
Alto
|
20
min.
|
30
min.
|
40
min.
|
50
min.
|
4-7
|
Medio
|
30
min.
|
40
min.
|
60
min.
|
80
min.
|
2-4
|
Basso
|
30-60
min.
|
40-80
min.
|
60-120
min.
|
80-160
min.
|
0-2
|
Minimo
|
più
di 60 min.
|
più
di 80 min.
|
più
di 120 min.
|
più
di 160 min.
|
I raggi UV e la salute
A
partire da una certa intensità, i raggi UV hanno effetti
negativi sulla nostra pelle, sui nostri occhi e sul nostro organismo.
Quando
la pelle è arrossata o addirittura ustionata, è troppo tardi. Infatti, i
danni cutanei iniziano prima di poterli vedere o sentire. Per questo motivo è
fondamentale proteggersi in modo adeguato.
La
«memoria» della pelle immagazzina tutte le radiazioni UV assorbite nel corso
della vita e le registra sul nostro «conto salute».
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