lunedì 11 marzo 2013

Dieta anti disbiosi intestinale



Una volta diagnosticata una disbiosi intestinale, diagnosi supportata preferibilmente da un disbiosi test, è consigliabile iniziare una terapia opportuna. La terapia consiste nel ripristino dell’integrità funzionale dell’intestino e in una dieta anti-disbiosi. Ripristinare la funzionalità dell’intestino significa ricompattare la barriera batterica intestinale. Quindi in base al risultato del disbiosi test si sceglie il probiotico (fermenti lattici) opportuno con i ceppi batterici giusti al fine di risanare la flora batterica intestinale. Se il disbiosi test è risultato positivo all’indicano, sarà consigliabile scegliere un probiotico a base di Lactobacillus Acidophilus; se il disbiosi test è risultato positivo allo scatolo, invece, sarà opportuno scegliere un probiotico a base di Bifidobacter Bifidum; se il disbiosi test è positivo sia per l’indicano che per lo scatolo, si sceglie un probiotico ad ampio spettro.


Si effettua una terapia probiotica di circa tre mesi.

A volte è consigliabile, contemporaneamente alla terapia probiotica, fare un’integrazione con enzimi digestivi: questo perché una flora batterica compromessa mostra una compromessa produzione di enzimi digestivi.

Ecco perché inizialmente occorre somministrare questi enzimi almeno fino a quando i batteri probiotici non si siano integrati perfettamente nella mucosa intestinale ed abbiano iniziato la giusta produzione di enzimi digestivi.

Per lo stesso motivo, a seconda dei casi, può essere utile, durante la supplementazione probiotica, anche una integrazione con vitamine del complesso B.


Alimentazione approppriata anti disbiosi

Sicuramente, contemporaneamente alla terapia probiotica, alla supplementazione vitaminica e con enzimi digestivi, è assolutamente necessario seguire alcune regole alimentari.
Le regole base della dieta anti-disbiosi sono esattamente quelle viste per la dieta anti-candida; e ciò non deve sorprendere dato che la prima conseguenza della disbiosi è proprio la candidosi intestinale, vaginale o orale.

Se l’intestino è disbiotico, cioè ha una carenza quantitativa o uno squilibrio qualitativo di batteri enterici, tenendo conto delle numerosissime funzioni della flora batterica intestinale, è sicuramente un intestino con delle difficoltà: il soggetto con un intestino disbiotico spesso non digerisce bene (la flora batterica produce enzimi digestivi), si ammala facilmente (la flora batterica produce anticorpi), si sente spesso stanco e senza energia (la flora batterica produce vitamine B che danno energia), soffre di stitichezza o di diarree frequenti, lamenta meteorismo o aerofagia.

Tutti questi sintomi possono essere presenti contemporaneamente o possono manifestarsene solo alcuni.
Lo scopo della dieta anti-disbiosi è soprattutto, durante la terapia probiotica, non sovraccaricare l’intestino di troppo lavoro, proprio perché non è al massimo della sua forma e vitalità.

Per cui è consigliabile:

  • mangiare poco e spesso, senza associare troppi cibi diversi nell’ambito di uno stesso pasto (meglio consumare solo carboidrati a pranzo e solo proteine a cena)
  • non intossicare l’intestino con cibi spazzatura
  • consumare sempre verdura cotta o cruda (le verdure fanno crescere bene i batteri intestinali) e fra le verdure è meglio scegliere quelle amare perché sono depurative del fegato (cicoria, catalogna, rucola…)
  • la frutta è meglio consumarla come spuntino, non attaccata ai pasti per evitare fenomeni fermentativi fastidiosi
  • bisogna bere molto per aiutare la depurazione e l’eliminazione di tossine

Qui di seguito è riportata un esempio di dieta anti-disbiosi:


Appena alzati: succo di 1/2 limone in un bicchiere d’acqua tiepida.

Colazione: una spremuta d’arancia + fette biscottate con poco miele e infuso di erbe (Tiglio, Melissa, Menta, Equiseto, ecc.).

Spuntini:
(a metà mattina e a metà pomeriggio): frutta di stagione + yogurt magro bianco.

Pranzo:
Solo il primo (pasta, riso, pizza, ecc.) con abbondante contorno di verdure (meglio se crude). Non usare molti cereali integrali perché tendono ad acidificare l’organismo.

Cena:
Solo il secondo, alternare: uova, pollo, formaggio di capra o pecora con abbondante contorno di verdura (meglio se crude).

Suggerimenti:
Eliminare completamente latte e formaggi di mucca (poco yogurt è tollerabile), fritture, intingoli, salumi, insaccati, pappa reale, superalcolici, cioccolata e dolciumi industriali.



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